Choc e dolore a Fermo per la morte a soli 28 anni di Marco Corvatta: «Una tristezza senza fine»

Choc e dolore per la morte a soli 28 anni di Marco Corvatta: «Una tristezza senza fine»
FERMO Un dolore lacerante, nell’attesa che gli accertamenti sulla salma chiariscano almeno le ragioni di una morte così improvvisa. Profonda incredulità, tra...

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FERMO Un dolore lacerante, nell’attesa che gli accertamenti sulla salma chiariscano almeno le ragioni di una morte così improvvisa. Profonda incredulità, tra Marina Palmense e Porto San Giorgio, per la scomparsa di Marco Corvatta, il 28enne stroncato da un malore, all’alba di Capodanno. Pizzaiolo e al contempo professore, Marco, lavorava nell’attività di famiglia, la pizzeria Dal Corvo sul lungomare di Porto San Giorgio, ma lo scorso anno aveva tenuto alcuni mesi di docenza al Liceo Annibal Caro di Fermo.

 

Gli studi

Si era laureato in filosofia tre anni fa, la sua vita scorreva su un doppio binario, tra il lavoro ereditato dal padre e i primi passi nell’insegnamento. Poco tempo, in cui però aveva saputo farsi apprezzare dagli studenti come dal corpo docente. Preparato, arguto, ironico, capace di accorciare le distanze con i ragazzi e di appassionarli alle discipline che spiegava.

Il locale

Altrettanto apprezzato, per i modi affabili e cordiali, Marco lo era nella pizzeria sangiorgese. Non si contano i messaggi di cordoglio e affetto che hanno inondato i social per ricordarlo, dopo che la notizia della sua morte, lunedì mattina, ha gelato tutti. Tra i tanti pensieri, quello del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. «Il pensiero va ad una madre, una famiglia della nostra comunità che vede morire un figlio nemmeno trentenne. Senza spiegazione veramente». Non sono stati fissati ancora i funerali, si attende lo svolgimento dell’esame autoptico, per capire cosa abbia spezzato improvvisamente la vita del 28enne.

L’ipotesi più accreditata è quella di un aneurisma cerebrale, ma saranno gli accertamenti sulla salma a fornire un quadro più dettagliato. Corvatta aveva trascorso l’ultimo dell’anno in compagnia di amici, per poi fare rientro nella sua abitazione di Marina Palmense intorno alle 3. Nessun segnale di malessere, ma poche ore più tardi, tra le 6 e le 7, ha avvertito un malore e malgrado l’immediata richiesta di intervento e la disperata corsa dell’ambulanza verso l’ospedale Murri, è spirato poco più tardi.

 

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Corriere Adriatico