FERMO - Nessuna multa annullata. La verità è un’altra. E’ quanto rimarca l’ex commissario prefettizio di Fermo Vittorio Saladino in merito...
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«Dagli atti di indagine - sottolinea - risulta chiaramente che si tratta di un’unica multa prescritta, non annullata, per la quale la polizia municipale di Riccione, nel luglio 2011, ha richiesto l’archiviazione per il decorso di circa due anni dalla data della contravvenzione che risale all’agosto 2009. Contravvenzione concernente la sosta in area soggetta a parcometro per la mancata esposizione dello scontrino e che doveva essere inviata, insieme al ricorso presentato, entro 60 giorni alla Prefettura e non dopo quasi due anni: da qui la prescrizione». Quindi Saladino non ha annullato o fatto annullare alcuna contravvenzione né a parenti, amici o conoscenti; non è intervenuto o ha partecipato in alcun modo all’iter relativo ad alcun verbale. «Dagli atti di indagine - riprende - non emergono elementi di prova sulla persona che ha parcheggiato l’auto; risulta soltanto il ricorso, presentato il 10 novembre 2009 dallo scrivente e dalla propria consorte, quale intestataria del veicolo, contro il relativo verbale».
All’epoca si era invece parlato di 15 multe contestate dalla Procura di Rimini «contribuendo a formare nell’opinione pubblica l’idea errata secondo cui lo scrivente avrebbe esercitato le sue funzioni istituzionali per invalidare la totalità dei verbali oggetto dell’indagine». Notizie dello stesso tenore sono state «reiterate successivamente, anche in occasione dell’udienza preliminare dello scorso marzo in cui si parla di multe annullate agli amici e di un impiegato pubblico utilizzato come dog sitter». Notizie, chiosa Saladino, che aveva retto il Comune di Fermo fra la caduta di Nella Brambatti e l’elezione di Paolo Calcinaro, «senza fondamento». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico