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FERMO - Montefortino, Santa Vittoria in Matenano, Montefalcone Appennino, Campofilone, Lapedona, Francavilla d’Ete, Monsampietro Morico, Monte Giberto, Montottone, Torre San Patrizio, Magliano di Tenna. Sono 11 i Comuni del Fermano dove, a settembre, non partirà la prima elementare. Troppo pochi, secondo la legge che fissa a 15 il numero minimo, i bambini iscritti per attivare le classi.
A Montefortino, dove gli iscritti sono 3, Santa Vittoria (4), Montefalcone (3), Monsampietro (7) e Torre San Patrizio (11), saranno attivate le pluriclassi. Per gli altri Comuni, il diktat dell’Ufficio scolastico regionale è di iscrivere i bambini in un altro plesso dello stesso Isc. Quelli di Campofilone, per esempio, dovranno andare a Petritoli, quelli di Francavilla a Montegiorgio, quelli di Magliano a Rapagnano. Da settimane, cioè da quando s’è cominciato a delineare il quadro del prossimo anno scolastico, i sindaci sono sul piede di guerra.
«Proprio stamattina (ieri, ndr), abbiamo saputo che ci hanno tolto venti ore e che sono state aggiunte a Rapagnano. Se, prima, saremmo riusciti a garantire la copertura dell’orario senza costi aggiuntivi, adesso diventa praticamente impossibile», fa sapere Pietro Cesetti. E rimarca che quella dell’anno scolastico 2022/2023 è un’eccezione. Nel senso che, finora, c’erano sempre stati abbastanza bambini per formare le classi e che ce ne saranno pure nei prossimi anni. Sono 27, infatti, i piccoli di Magliano che frequenteranno l’asilo a settembre. A Campofilone sono 33, a Lapedona 17, a Montottone 26. A Monte Giberto, i bambini iscritti all’asilo sono 22. Il no dell’Usr alla prima elementare il sindaco, in un certo senso, se l’aspettava. «Presto o tardi, sapevamo che sarebbe successo, visto che, con il crollo delle nascite e nonostante le pluriclassi, la situazione si presenta drammatica in Comuni anche più grandi del nostro», dice Giovanni Palmucci.
Notizie ufficiali – spiega – al Comune non sono ancora arrivate, ma dovrebbe essere questione di giorni. Qualche anno fa, Monte Giberto e Ponzano si erano alleate per salvare le scuole. L’accordo, mai messo in pratica, prevedeva che i bambini dei due paesi frequentassero l’infanzia a Monte Giberto ed elementari e medie a Ponzano. Quello che, da anni, fanno Smerillo e Montefalcone che hanno consorziato le scuole – infanzia nel primo Comune, elementari e medie nel secondo –, battendo quello che per Palmucci è il peccato dei peccati: il campanilismo. Alimentato dalle palate di milioni destinate all’edilizia scolastica, quando «sarebbe stato meglio costruire plessi baricentrici». «Che ci facciamo di tutte queste scuole, se non ci sono i bambini?», si chiede il sindaco. Alle medie, in base alle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale sono tre i Comuni del Fermano che perdono la prima classe. Sta facendo discutere il caso di Ponzano di Fermo, dove i 14 alunni, quattro in meno rispetto a quelli necessari per attivare la prima media, dovranno andare a scuola a Petritoli. Niente prima anche a Montefortino. Infranto pure il sogno di Santa Vittoria. Contattato al telefono, il sindaco Fabrizio Vergari dice che né lui né la scuola hanno ancora ricevuto comunicazioni ufficiali.
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Corriere Adriatico