In fuga dalle tasse: la Guardia di Finanza scova 13 evasori totali. Soprattutto nel manifatturiero

Fermo, in fuga dalle tasse: la Guardia di Finanza scova 13 evasori totali. Soprattutto nel manifatturiero
FERMO - Le Fiamme gialle tirano le somme sui controlli di questi ultimi mesi. Prosegue l’attività della Guardia di finanza di Fermo a livello di polizia...

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FERMO - Le Fiamme gialle tirano le somme sui controlli di questi ultimi mesi. Prosegue l’attività della Guardia di finanza di Fermo a livello di polizia economico-finanziaria per tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli enti locali, ma anche le imprese e i professionisti che operano rispettando le leggi. Sono stati nove mesi intensi per le Fiamme gialle fermane che, dopo l’introduzione delle misure limitative della libertà di circolazione e d’impresa per il Covid, hanno focalizzato l’attività operativa sulle condotte illecite più direttamente legate all’emergenza sanitaria e hanno inoltre garantito il supporto alle autorità di pubblica sicurezza.

 
«Questo periodo - si legge in una nota - ha rappresentato una vera e propria difficoltà per le famiglie e le imprese che hanno subito un indebolimento economico, anche a seguito della chiusura e della sospensione degli esercizi commerciali. Questo indebolimento ha fatto accrescere non solo le frodi fiscali, facendo diventare le condotte evasive sistematiche e abituali, ma anche la commissione degli altri illeciti tributari più gravi per gli interessi erariali e delle regole della concorrenza e del mercato».
Il programma
In questo contesto il programma delle attività di verifica eseguito dai reparti di Fermo, caratterizzato da un’attività info-investigativa portata avanti in maniera capillare, è stato orientato alla scoperta dell’economia sommersa ed alla selezione di soggetti connotati da un elevato e concreto profilo di rischio, dall’utilizzo delle varie banche dati, dai riscontri effettuati presso i vari soggetti economici e da un’attività di controllo del territorio.
Le basi
Gli interventi ispettivi hanno consentito di ricostruire le basi imponibili sottratte a tassazione, sia ai fini delle imposte dirette (come sono Ires, Irap) che indirette (quindi l’Iva), dalle aziende controllate, scoprendo un’evasione dell’Iva per oltre un milione di euro, quantificando i reali redditi conseguiti e pervenendo così alla scoperta di 13 evasori totali, soggetti sino a oggi sconosciuti al fisco, di cui 4 sono denunciati all’autorità giudiziaria. I settori interessati sono principalmente quello manifatturiero (produzione e lavorazione di calzature) e le attività connesse al distretto. Complessivamente sono stati accertati oltre 5 milioni di euro di materia imponibile sottratta alle casse dell’erario e oltre 1,3 milioni di euro di imposte dirette evase (sia da persone fisiche che dalle società).
L’impegno

I risultati di servizio conseguiti evidenziano l’impegno della Guardia di finanza «per la tutela della legalità - conclude la nota - sul fronte dell’evasione fiscale, che ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato e accresce il carico fiscale per i cittadini onesti». La stessa Finanza ricorda intantoi anche i piani di crescita del Corpo tanto che è di questi giorni la pubblicazione del concorso pubblico a livello nazionale, per titoli ed esami, per l’ammissione di 930 allievi marescialli al 92° corso presso la Scuola Ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza, per l’anno accademico 2020/2021. Anche la Finanza, come gli altri corpi militari, sta a mano a mano riprendendo le attività legate agli arruolamenti dopo lo stop dei mesi scorsi legato all’emergenza sanitaria. Fermo da pochi anni può contare sia nel comando provinciale che nella nuova sede appena fuori città con un’importante autonomia di lavoro in un’area ricca di piccole e medie imprese. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico