Visite ed esami del sangue, nel Fermano mobilitate 40 farmacie: «Così meno attese all'ospedale»

Visite ed esami del sangue, nel Fermano mobilitate 40 farmacie: «Così meno attese all'ospedale»
FERMO - Sono una quarantina le farmacie presenti nella provincia di Fermo che hanno avviato dalla prima decade di giugno il percorso di sperimentazione della cosiddetta farmacia...

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FERMO - Sono una quarantina le farmacie presenti nella provincia di Fermo che hanno avviato dalla prima decade di giugno il percorso di sperimentazione della cosiddetta farmacia dei servizi. Complessivamente, in tutto il territorio regionale, sono 293 le farmacie che stanno sperimentando i nuovi servizi, nella consapevolezza ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2023 per organizzare un nuovo modello di farmacia di comunità, primo presidio sanitario di prossimità. Le Marche sono la prima e unica regione in Italia, al momento, ad avere avviato questo percorso nella sua completezza.


Le associazioni


Federfarma Marche ed Assofarm hanno accolto con piena collaborazione la volontà della Regione Marche di favorire l’avvio di questo servizio ai cittadini, partito ufficialmente il 1° giugno. Da questa data sono state circa 500 i servizi e le prestazioni erogate, di cui 250 concluse. Tutto ciò in collaborazione con il medico di base e i vari specialisti. A lungo termine l’obiettivo è snellire l’accesso al pronto soccorso e all’ospedalizzazione.

Tra i servizi che il cittadino può eseguire nelle farmacie che hanno aderito ci sono la riconciliazione della terapia farmacologica (il confronto tra i farmaci assunti in precedenza e quelli nuovi prescritti dopo l’ultima visita); il monitoraggio dell’aderenza (se il paziente segue perfettamente la terapia indicata); l’attivazione e la consultazione del fascicolo sanitario elettronico-Fse; i servizi di telemedicina (holter pressorio, cardiaco, autospirometria ed elettrocardiogramma); il supporto allo screening del sangue occulto nelle feci per la prevenzione del tumore del colon retto. Questo si aggiunge ad altri servizi già attivi come il Cup, e quindi la prenotazione di visite specialistiche, e il ritiro dei referti e di farmaci ospedalieri. E dunque un ruolo decisamente più ampio rispetto alla farmacia tradizionale.


Il commento


Paolo Sacripanti, presidente di Federfarma Fermo, precisa: «Sono circa 40 le farmacie della provincia di Fermo che hanno aderito alla sperimentazione. Un nuovo impegno per i farmacisti fatto di professionalità ed attenzione al cittadino. La farmacia così come viene concepita è basilare per le aree interne poiché può intervenire, con capillarità, nella prevenzione attiva in ambito sanitario». Nel Fermano in particolare sono molte le località dell’entroterra distanti dai poli ospedalieri.


L’obiettivo


«L’attenzione sarà rivolta prevalentemente al cittadino “fragile” ed anziano, oppure al paziente cronico, intercettando le patologie prima che diventino invalidanti» osserva a sua volta Marco Meconi, vicepresidente regionale di Federfarma e delegato alla farmacia dei servizi. «Il nostro obiettivo comune deve essere riportare il paziente, con i suoi problemi di salute, cronici o acuti che siano, al centro dell’attenzione del farmacista di fiducia, cui è affidata la verifica che il paziente si attenga correttamente alle terapie prescritte dal medico di base». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico