Droga e bullismo, task force con vigili e assistenti sociali

Droga e bullismo, task force con vigili e assistenti sociali
FERMO  - Sicurezza per le scuole non solo dal punto di vista sanitario. È stato prima approvato dalla passata giunta Calcinaro e poi dalla Prefettura di Fermo il...

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FERMO  - Sicurezza per le scuole non solo dal punto di vista sanitario. È stato prima approvato dalla passata giunta Calcinaro e poi dalla Prefettura di Fermo il progetto “Scuole sicure”. Il piano, che è stato predisposto dalla polizia locale di Fermo, ha come obiettivo il raggiungimento di livelli di sicurezza integrata, che portino ad un modello partecipato.


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Non più solo azioni di contrasto, dunque, ma anche azioni preventive nell’ambito della lotta allo spaccio di stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. Crescerà dunque il cordone di sicurezza attorno ad essi. Videosorveglianza, i cui benefici già si vedono, e poi iniziative congiunte tra la polizia locale, l’Ambito Sociale, gli stessi servizi sociali con iniziative specifiche negli istituti, volte a «promuovere la diffusione della cultura e dei valori del vivere civile, della sicurezza e della salute proprio per contrastare la diffusione degli stupefacenti tra i giovani» si legge nel progetto, che trova spazio nell’ambito del protocollo di intesa anti-bullismo siglato l’estate scorsa dalla Prefettura, dall’Ufficio scolastico regionale e da altre istituzioni.

Ad essere interessate le scuole superiori e dunque, l’azione, che prevede l’assunzione di due vigili a tempo determinato e l’acquisto di un’auto per la pattuglia dedicata, si concentrerà nelle relative zone. Via Bellesi, largo Valentini e zone limitrofe, per il Montani, e anche altri istituti; viale Trento per il Carducci Galilei; via Joyce Lussu e zone circostanti per il Liceo artistico ed altri. Ancora via dei Mille per quanto riguarda lo scientifico, via Leopardi e zone circostanti, per ciò che riguarda, invece, il Liceo classico. Oltre ai due agenti, faranno parte del gruppo anche due assistenti sociali (uno comunale l’altro dell’ambito 19) e si incontreranno quattro volte durante il periodo degli otto mesi di durata del progetto, previsto da ottobre a maggio. Sono in agenda anche riunioni insieme alle scuole, l’Asur, per ciò che riguarda il dipartimento prevenzione dipendenze. Si intensificheranno i controlli nelle zone oggetto di intervento, proprio mediante l’utilizzo di agenti di polizia Locale. Si monitoreranno gli accessi, con pattuglie in divisa e in borghese, per prevenire le attività di spaccio, e si svolgeranno azioni specifiche concordate di volta in volta. Anche in caso di assembramenti, al momento però non possibili, per via delle normative di sicurezza Anti-Covid.


Per quanto riguarda, invece, la parte formativa, si procederà ad attività di sensibilizzazione riguardo le problematiche connesse al disagio e devianza che possono derivare dal consumo di stupefacenti, con tutti i soggetti coinvolti a fare la propria parte. Formazione e interazione costituiscono il metodo che si vuole adottare per questa parte di attività: si punta a rendere partecipi gli studenti attraverso l’organizzazione di laboratori sulle competenze di vita.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico