FERMO - Botte e minacce alle mogli: sono ben 6 le persone finite nei guai nel Fermano negli ultimi giorni per violazione del Codice rosso, la nuova normativa che ha...
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I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Fermo, insieme a quelli delle stazioni di Fermo e Porto Sant’Elpidio, hanno emesso una serie di provvedimenti in diverse località della provincia. A Fermo un marocchino è finito agli arresti. Una misura cautelare più aspra, resa necessaria tenendo conto della gravità dei fatti che gli vengono contestati e del comportamento aggressivo manifestato dal coniuge. A denunciarlo la moglie, sua connazionale, stanca di subire maltrattamenti, lesioni fisiche e minacce.
L’autorità giudiziaria ha riconosciuto necessarie le misure cautelari e l’uomo si trova ora nella casa circondariale di Fermo. Le condotte violente del marito si sarebbero trascinate per lungo tempo, in un crescendo di violenza che ha fatto seriamente temere per l’incolumità della magrebina. Dello stesso tenore le accuse ai danni di ben 5 persone denunciate a Porto Sant’Elpidio grazie all’azione dell’Arma. La differenza sta solo nell’intensità delle condotte lesive delle mogli o conviventi, questo ha evitato agli accusati di finire agli arresti. Tre sono italiani, due stranieri, per tutti loro l’accusa è quella di maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni. Per uno di loro la Procura ha emesso anche la misura cautelare di divieto di avvicinamento al coniuge. Tutto è partito dalle segnalazioni delle vittime: in tutti i casi non si parla di situazioni isolate, di una condotta singola aggressiva e violenta, ma di reiterati atteggiamenti, compresa la violenza fisica e le lesioni.
Da parte delle forze dell’ordine, da qualche anno la violenza di genere sta assumendo un risalto particolare. Gli episodi crescono percentualmente in doppia cifra. A fronte di un generale calo dei reati denunciati in tutta la provincia fermana, quella delle minacce e violenze in famiglia fa registrare un sensibile aumento che costringe a mantenere la guardia alta e ad intervenire con tempestività prima che i conflitti degenerino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico