Fermo, donna aggredita dai cani della banda: appello per la sicurezza a Tre Archi

Fermo, donna aggredita dai cani della banda: appello per la sicurezza a Tre Archi
FERMO - Donna aggredita dai cani dei tunisini a Lido Tre Archi. Un gruppetto di extracomunitari ha aizzato i molossi contro la signora per ragioni ancora tutte da chiarire. Del...

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FERMO - Donna aggredita dai cani dei tunisini a Lido Tre Archi. Un gruppetto di extracomunitari ha aizzato i molossi contro la signora per ragioni ancora tutte da chiarire. Del caso si occupano gli agenti della questura che sono arrivati sul posto subito dopo la segnalazione dell’aggressione.


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Purtroppo una delle tante che si registrano nelle ultime settimane. Il giorno prima si era tentato lo scippo a una turista. il giorno prima ancora c’era stata una rissa tra nordafricani alla piazzetta. Lunedì sera, invece, una donna incinta era stata aggredita da un tossicodipendente mentre era andata a buttare la spazzatura.
 
I controlli
Il quartiere è monitorato a vista, si danno il cambio le pattuglie dei carabinieri e della polizia con la guardia di finanza e la municipale sempre più impegnata nei controlli. Ma basta un nonnulla ad accendere la miccia e far prendere fuoco a situazioni limite che si vengono a creare, in un contesto difficile. Il quartiere multietnico dal lockdown a questi giorni sta facendo quotidianamente i conti con le occupazioni abusive, i furti e le aggressioni che scaturiscono spesso dall’insofferenza dei residenti e le conseguenti ritorsioni di personaggi inclini alla malavita, italiani e stranieri. Piccole gang organizzate che vivono di espedienti. L’attenzione è massima da parte della politica e si sono formati anche due comitati di residenti e proprietari di immobili che stanno portando avanti una raccolta firme per chiedere il presidio fisso di polizia, il delegato per la sicurezza che si rapporti con la Prefettura, le forze dell’ordine, il Comune. Mentre procedono i lavori di riqualificazione, grazie ai fondi delle periferie, l’area sotto il ponte è stata ripulita, i varchi degli appartamenti che venivano solitamente occupati sono stati definitivamente chiusi e le telecamere sono state implementate, con possibilità di monitoraggio anche negli androni dei palazzi, si attende l’acceleratore finale: il presidio fisso che non mette d’accordo tutti e del quale si parlerà dopo le elezioni.
La visita
La politica su questo era scesa in campo, dal leader della Lega Salvini al sottosegretario grillino del ministero dell’Interno Di Maio. Per il momento, da quel punto di vista, è tutto fermo. Mentre sul controllo degli appartamenti e l’incrocio dei dati per verificare le proprietà, gli affitti e le occupazioni pare che qualcosa le fiamme gialle stiano muovendo. Intanto torna a farsi sentire Confabitare. Il presidente dell’associazione dei proprietari di immobili Renzo Paccapelo si rivolge direttamente al prefetto e al sindaco di Fermo, fa riferimento all’ultima donna aggredita e dice: «Quando finirà questo stato di cose?», ricorda che Confabitare, il comitato dei residenti e l’associazione Sos Utenti avevano chiesto l’estensione dell’operazione Strade Sicure e dice: «Non avete preso in considerazione la proposta. Per il controllo di vicinato tocca fare tutto il lavoro alla nostra associazione. Abbiamo raccolto centinaia di firme, non sono un chiaro segno della volontà dei cittadini di essere tutelati?” chiosa Paccapelo.
Il voto

Su Lido Tre Archi si sta giocando la partita anche per le elezioni amministrative. Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti importanti in direzione della sicurezza. Resta da capire se, tra qualche settimana, quando i turisti se ne andranno, torneranno le occupazioni. Il vero obiettivo è garantire la normalità durante tutti i 12 mesi dell’anno e lavorare uniti in questa direzione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico