Furbetti del coprifuoco, nuove denunce. Il blitz dei carabinieri anche nei negozi

I controlli delle forze dell'ordine
FERMO - L’azione di controllo per garantire il rispetto delle norme contro la diffusione della pandemia continua a tutto campo. Corposa l’attività che ha...

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FERMO - L’azione di controllo per garantire il rispetto delle norme contro la diffusione della pandemia continua a tutto campo. Corposa l’attività che ha impegnato i carabinieri anche in questo inizio di settimana, durante il quale i militari del comando provinciale di Fermo hanno messo in atto un presidio diffuso nelle diverse zone, dalla costa, quella sempre maggiormente attenzionata, ai Comuni dell’entroterra.

 
Le cifre
Ben 728 le persone complessivamente sottoposte a ispezione nelle ultime 48 ore e con loro 63 gli esercizi pubblici. Attività che da un paio di settimane, con il ritorno delle Marche in zona gialla, hanno potuto riaprire regolarmente fino alle 18. Sei le persone sanzionate perché riscontate in violazione della normativa. Le infrazioni più diffuse riguardano l’orario. La maggior parte degli “irregolari”, infatti, è stata sorpresa in giro per le strade della provincia dopo le ore 22, in cui scatta il coprifuoco. Nessuno di loro è stato in grado di fornire una giustificazione valida alle forze dell’ordine, che non hanno potuto far altro che elevare le sanzioni da 400 euro.


Le attività
Tutti in regola, invece, i locali sottoposti a controlli, dove non sono state rilevate infrazioni, sono risultati tutti a posto sia con i distanziamenti che con il tetto di persone all’interno delle attività. Il leitmotiv rimane sempre lo stesso: vietato abbassare la guardia. Anche se con l’andare del tempo cresce l’insofferenza della cittadinanza alle restrizioni che si prolungano ormai da mesi, la diffusione del contagio da Covid-19 è ancora abbastanza estesa, oltre all’allarme crescente per la diffusione delle varianti.

 


Le prospettive


Questo non permette ancora il “liberi tutti”, almeno non a breve. I carabinieri fanno sapere quindi che i controlli antiCovid rimarranno un aspetto prioritario per le attività di servizio, fino a quando si potrà dichiarare cessata questa esigenza. Occhio, in particolare, ai luoghi più affollati e ai centri della costa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico