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FERMO - Nel primo giorno di fine emergenza sanitaria e di (quasi) ritorno alla normalità, il Fermano piange altre quattro vittime del Covid. Tre, nelle ultime ore, i decessi all’ospedale “Murri”: un 86enne di Porto San Giorgio e un 85enne e un 88enne di Fermo. Nella Rsa “Anni Azzurri” di Campofilone è morto un 80enne di Montegranaro. Con i contagi in leggera flessione (320 i nuovi casi di ieri) e il numero delle persone in quarantena stabile (3.815), a preoccupare è l’ospedale.
Ieri, a Malattie infettive, i pazienti positivi erano 27.
Com’è successo qualche giorno fa a Medicina 1, dove quattro pazienti sono risultati positivi al tampone giornaliero. Il reparto è stato blindato. Ingressi e dimissioni bloccati. Fatti che fanno ipotizzare una, forse, troppo frettolosa chiusura della post-acuzie Covid di Sant’Elpidio a Mare. Coi quindici posti che avrebbero ancora fatto comodo, permettendo al “Murri”, dove nel frattempo sono riprese le visite ai pazienti.
Con le vaccinazioni degli adulti ormai ferme al palo e quelle dei bambini mai decollate, nel Fermano chiudono gli hub territoriali. Ieri è toccato a quello di Falerone che, nella palestra comunale di Piane, ha somministrato circa ventimila dosi, con punte di 350 vaccini al giorno. «Per un anno – fanno sapere dal Comune –, abbiamo svolto un servizio importantissimo per tutto il territorio. Tutta la media Valtenna ha potuto far riferimento a questo punto vaccinale che ha funzionato esclusivamente grazie ai volontari». Era il 13 aprile 2021 quando l’hub vaccinale di Falerone ha aperto i battenti. Nove i Comuni confluiti nel centro. Dodici i medici di medicina generale che hanno somministrato le dosi, organizzati in turni da due
Il centro aveva chiuso una prima volta lo scorso ottobre, per riaprire a dicembre, fino a ieri. Parla di «chiusura definitiva», il Comune, «perché ormai non c’è più l’esigenza e dobbiamo riappropriarci della palestra per fare dei lavori già rimandati». Le vaccinazioni si concentrano, adesso, all’ex ospedale di Montegranaro, dove è stato trasferito l’hub principale dell’Area vasta 4, assieme al centro tamponi.
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Corriere Adriatico