L'emergenza Covid non è finita, altri quattro anziani uccisi dal virus. Focolaio in un reparto dell'ospedale

L'emergenza Covid non è finita, altri quattro anziani uccisi dal virus. Focolaio in un reparto dell'ospedale
FERMO - Nel primo giorno di fine emergenza sanitaria e di (quasi) ritorno alla normalità, il Fermano piange altre quattro vittime del Covid. Tre, nelle ultime ore, i...

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FERMO - Nel primo giorno di fine emergenza sanitaria e di (quasi) ritorno alla normalità, il Fermano piange altre quattro vittime del Covid. Tre, nelle ultime ore, i decessi all’ospedale “Murri”: un 86enne di Porto San Giorgio e un 85enne e un 88enne di Fermo. Nella Rsa “Anni Azzurri” di Campofilone è morto un 80enne di Montegranaro. Con i contagi in leggera flessione (320 i nuovi casi di ieri) e il numero delle persone in quarantena stabile (3.815), a preoccupare è l’ospedale. 

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Ieri, a Malattie infettive, i pazienti positivi erano 27. Nel reparto diretto da Giorgio Amadio i ricoverati restano in media una decina di giorni. Va da sé che il ricambio non è agevole. Si spiegano così le lunghissime attese che certe volte affliggono il pronto soccorso. Dove, adesso, all’atavico problema della carenza di medici (di organico ne sono rimasti solo due), si aggiunge quello dei pazienti che arrivano per un altro motivo e che, una volta lì, scoprono di essere positivi. E vanno ricoverati in Malattie infettive, anche se di sintomi hanno poco o niente, e seguiti dai sanitari di diversi reparti. Stesso discorso per i pazienti che si scoprono positivi quando già sono stati ricoverati. E che, o vengono spostati in Malattie infettive, se c’è posto, o restano nel reparto di partenza, che però deve essere isolato. 


Com’è successo qualche giorno fa a Medicina 1, dove quattro pazienti sono risultati positivi al tampone giornaliero. Il reparto è stato blindato. Ingressi e dimissioni bloccati. Fatti che fanno ipotizzare una, forse, troppo frettolosa chiusura della post-acuzie Covid di Sant’Elpidio a Mare. Coi quindici posti che avrebbero ancora fatto comodo, permettendo al “Murri”, dove nel frattempo sono riprese le visite ai pazienti. 


Con le vaccinazioni degli adulti ormai ferme al palo e quelle dei bambini mai decollate, nel Fermano chiudono gli hub territoriali. Ieri è toccato a quello di Falerone che, nella palestra comunale di Piane, ha somministrato circa ventimila dosi, con punte di 350 vaccini al giorno. «Per un anno – fanno sapere dal Comune –, abbiamo svolto un servizio importantissimo per tutto il territorio. Tutta la media Valtenna ha potuto far riferimento a questo punto vaccinale che ha funzionato esclusivamente grazie ai volontari». Era il 13 aprile 2021 quando l’hub vaccinale di Falerone ha aperto i battenti. Nove i Comuni confluiti nel centro. Dodici i medici di medicina generale che hanno somministrato le dosi, organizzati in turni da due


Il centro aveva chiuso una prima volta lo scorso ottobre, per riaprire a dicembre, fino a ieri. Parla di «chiusura definitiva», il Comune, «perché ormai non c’è più l’esigenza e dobbiamo riappropriarci della palestra per fare dei lavori già rimandati». Le vaccinazioni si concentrano, adesso, all’ex ospedale di Montegranaro, dove è stato trasferito l’hub principale dell’Area vasta 4, assieme al centro tamponi.

 

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Corriere Adriatico