Fermo, a Confcommercio e cuochi la politica promette regole sulle sagre

Fermo, a Confcommercio e cuochi la politica promette regole sulle sagre
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FERMO - Sagre, feste ed eventi culinari liberi. E’ tempo ormai di mettere un punto fermo. E’ ormai forte la necessità di una fase chiarificatrice che vede in primo piano gli amministratori locali chiamati a dare una chiara contestualizzazione, giuste regole, alle tante sagre o eventi culinari estemporanei che tutto l’anno vedono impegnate associazioni, contrade in un settore dove vige la più ampia deregolamentazione.


Lo scenario attuale è sconcertante: lo stesso evento tenuto allo stesso momento ma da soggetti profondamente diversi tra loro viaggia su un doppio binario di regole: uno completamente libero e assente da tutele e controlli, il secondo invece giustamente sottoposto a severe regole sia per il personale, sia per gli alimenti, i luoghi e altro ancora.

Il primo settore è quello delle associazioni che si cimentano nelle sagre, il secondo è quello dei ristoratori nella loro normale attività quotidiana. Ma non solo è una questione igienico sanitaria, o di opportunità, ci sono di mezzo anche tanti soldi che, anche questi, godono di un viaggio sul doppio binario, a seconda se si è associazione o ristoratore.

Insomma, un uno scenario semplice ma arrivato a dei limiti paradossali a cui ormai i singoli operatori, associazioni di categoria, chiedono da tempo di porre una regolamentazione.

Questo e non solo è il significato dell’incontro che si è avuto mercoledì scorso in Camera di commercio.

Confcommercio Fermo insieme all’ associazione cuochi ha radunato infatti mercoledì pomeriggio presso la Camera di commercio diversi operatori della ristorazione oltre a tanti amministratori del fermano e della regione intorno al tema “C’era una volta la vera sagra”.

L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare la classe politica e secondo i promotori dell’iniziativa è stato raggiunto.

Tutti hanno affermato la necessità di regolamentare il settore: dalla legge regionale che manca ai disciplinari comunali che non ci sono.

Apprezzato l’intervento dell’assessore regionale Maura Malaspina e delle consigliere Letizia Bellabarba e Graziella Ciriaci tutte impegnate ad aiutare la categoria. “Addirittura - spiega la Confcommercio - Bellabarba ha sposato subito il problema dicendosi pronta a proporre la legge nella prossima consiliatura”.

“Anche i sindaci di Porto San Giorgio e di Porto Sant’Elpidio si sono dichiarati vicini alle proposte contenute nel disciplinare portato all’attenzione delle autorità”.


“Un passo in avanti è stato compiuto - ha commentato ieri la Confcommercio provinciale di Fermo - ora non resta che passare dalle parole ai fatti. E su questo aspetto la categoria sarà molto attenta”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico