FERMO - E’ partito tutto da una constatazione: nel centro storico di Fermo, capoluogo di una provincia che ha nella produzione delle calzature il perno della propria...
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Undici le domande presentate; ieri in conferenza stampa sono stati svelati i nomi degli esercizi commerciali scelti e dei produttori ad essi abbinati. Queste le “coppie vincenti”: Twins abbigliamento–Florens Shoes (Monte Urano), Bracciotti-Bruma (Rapagnano), Rêve Boutique-Calzaturificio Mary (Fermo), Sartoria Buschi-Giano (Torre San Patrizio), First Line Outlet-Jape (Torre San Patrizio), Elle Atelier-Pegam (Ponzano di Fermo), Capriotti biancheria-Marvi’s (Porto Sant’Elpidio) e Nadia abbigliamento-Giorgio Fabiani (Fermo). Dopo aver lavorato su progettualità e linee di sviluppo comuni anche a livello europeo nell’ambito del progetto Retailink, il Comune comincia quindi a mettere in pratica delle misure concrete. Da questo punto di vista i corner dei calzaturieri arrivano dopo la presentazione della mappa delle attività commerciali (130 gli esercizi censiti) e anticipano l’idea dell’osservatorio permanente sul commercio nel centro storico. «Non so dove ci porterà tutto questo – ammette sibillino l’assessore Mauro Torresi – ma ciò che stiamo facendo non è affatto scontato ed è possibile solo grazie al lavoro, all’entusiasmo e alla voglia di fare che ci stiamo mettendo tutti». Le iniziative commerciali, tra l’altro, vanno a braccetto con quelle di promozione turistica della città e non è un caso, allora, se il progetto in questione è stato illustrato alla stampa immediatamente dopo la presentazione degli eventi della seconda metà di giugno. «Il nostro – conferma l’assessore al turismo Francesco Trasatti – è un lavoro a tutto tondo e a tante mani: puntiamo a valorizzare il centro storico attraverso la qualità in ogni settore».
E se un ruolo importante l’ha avuto Confindustria, che ha fatto da tramite per creare i rapporti con alcuni produttori, il progetto non sarebbe partito senza il contributo della Camera di Commercio di Fermo, che ha messo sul piatto 100.000 euro per finanziarne le linee guida. «Con questo passo si apre finalmente un filo diretto con il distretto della calzatura – chiosa il sindaco Paolo Calcinaro -. L’obiettivo è sempre quello di far rimanere più a lungo possibile il turista nella nostra città e questo progetto, ampliando l’offerta di servizi, va senz’altro nella giusta direzione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico