Cavi elettrici e interruttori pericolosi: stop all’attività di un tomaificio cinese

Cavi elettrici e interruttori pericolosi: stop all’attività di un tomaificio cinese
FERMO  - Dopo gli ultimi gravi infortuni sul lavoro le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sulla sicurezza. i carabinieri del comando provinciale di Fermo...

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FERMO  - Dopo gli ultimi gravi infortuni sul lavoro le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sulla sicurezza. i carabinieri del comando provinciale di Fermo sono stati impegnati, infatti, in specifici servizi finalizzati al contrasto di fenomeni di illegalità diffusa con particolare riguardo ai canali di ricettazione nell’ambito della compravendita di autovetture usate, e ai siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di auto usate.

 

 


I controlli


Controlli mirati anche al rispetto della normativa sul lavoro, e l’individuazione di eventuali dipendenti non in regola ed eventuali casi di sfruttamento del lavoro nero di extracomunitari o di eventuali violazioni alle norme in materia ambientale. I carabinieri sono stati aiutati dai colleghi di Ascoli e dai forestali di Fermo e Montegiorgio. All’esito dei controlli effettuati sono emerse gravi violazioni alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonche’ violazioni degli obblighi di comunicazione, tenuta dei registri obbligatori e formulari con riguardo ad un tomaificio con sede operativa Fermo gestito da un 46enne cinese. Gli operai, 4 donne e 2 uomini, tutti trovati intenti a cucire pellame per scarpe e nell’utilizzo di collante per assemblare pezzi di pellame, risultavano regolarmente assunti. Tuttavia, a seguito di ispezione nei luoghi di lavoro, sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute, che hanno determinato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

A seguito dell’ispezione effettuata infatti sono state contestate, nei confronti del titolare dell’azienda, varie violazioni penali delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare, oltre all’assenza documentale prevista, è stata accertata la presenza, nei locali delle lavorazioni, quelli di deposito materiali e nel bagno di servizio, di cavi elettrici ed interruttori non a norma, per lo più nastrati con adesivo isolante, oltre all’utilizzo di adattatori e/o prolunghe ad uso domestico. Sul posto sono stati effettuati rilievi fotografici e l’attività è stata sospesa e effettuate ammende pari a 37mila euro nonchè sanzioni amministrative pari a euro quattromila euro per la mancata tenuta del registro carico/scarico di rifiuti pericolosi. Il titolare della ditta risulta sul territorio italiano dal 2014, ma non comprendendo né parlando la lingua italiana è stato assistito nelle operazioni da un suo connazionale in grado di dialogare con i militari. 


L’ispezione


 

Altro controllo nell’ambito della compravendita di autovetture usate, ed ai siti di deposito riconducibili al commercio elettronico di auto usate è stato effettuato a Montegiorgio presso una ditta individuale con sede legale in provincia di Macerata, operante nel commercio on line di autovetture usate. Qui sono state riscontrate violazioni della normativa in materia ambientale, con conseguenti sanzioni amministrative pari a 900 euro.

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Corriere Adriatico