Reparto operativo dei carabinieri di Fermo, Lubello nuovo comandante. Di Pilato: «Qui un grande gruppo»

Reparto operativo dei carabinieri di Fermo, Lubello nuovo comandante. Di Pilato: «Qui un grande gruppo»
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FERMO - C’è un nuovo comandante al Reparto operativo del comando provinciale carabinieri di Fermo. Dopo 4 anni, saluta il tenente colonnello Gianluigi Di Pilato e al suo pasto arriva il pari grado Luigi Lubello. Quarantun anni, gli ultimi 4 trascorsi in Romania per operazioni ed indagini di carattere internazionale, in precedenza ha lavorato in Campania e in Lombardia, nella zona del Garda. 


L’incontro


A celebrare il passaggio di consegne il colonnello Gino Domenico Troiani, comandante provinciale dell’Arma. «Il reparto operativo è organo di grande importanza. Di Pilato ha attraversato vicende significative, ha guidato il reparto dall’istituzione del comando provinciale e vissuto il periodo della pandemia. Occuperà lo stesso incarico al comando provinciale di Ravenna, gli auguriamo le migliori fortune. Il tenente colonnello Lubello vanta un’ampia esperienza territoriale ed all’estero, dove è stato un valido punto di collegamento per attività investigative con altre forze di polizia». Da poco nel Fermano, il nuovo comandante Lubello si dice entusiasta «di scoprire una terra bellissima, mi sono sentito subito ben accolto da gente ospitare che, da quanto mi dicono i colleghi, partecipa attivamente al sentimento di sicurezza ed offre una preziosa collaborazione. Analizzeremo con attenzione le dinamiche territoriali, occupandoci di reati predatori, truffe, in particolare ai danni agli anziani, senza dimenticare la lotta al traffico di stupefacenti». A consegnargli il testimone, il tenente colonnello Di Pilato, che lascia di sé un ricordo positivo, fatto di competenza ed umanità. «Sono stati 4 anni intensi, all’inizio abbiamo dovuto dare forma e sostanza ad un nuovo comando che via via ha avuto numeri più confacenti alle esigenze di un territorio provinciale. Ho avuto la fortuna di guidare un gruppo di grandi qualità. Umanamente lascio a malincuore questa terra, per la sua genuinità, per il forte spirito di collaborazione dei cittadini con le istituzioni, importante per tenere il Fermano lontano da tentativi di infiltrazioni». Tra le tante indagini, una resta incisa nei ricordi del militare.


L’omicidio


«L’omicidio della piccola Jennifer a Servigliano è l’episodio che mi ha più coinvolto emotivamente – confessa Di Pilato –. Oltre a risolvere il caso, abbiamo cercato di scavare nelle possibili ragioni del delitto, ci siamo occupati della tragedia di questa famiglia e preoccupati del benessere della sorellina minore, una bambina che proprio pochi giorni fa sono andato a trovare ed ho visto rinata grazie al supporto di validissimi professionisti».

 

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Corriere Adriatico