Calzature, raggiunto l'accordo con i sindacati sul ritocco alle buste paga. Sono 70 euro entro il 2023

Calzature, raggiunto l'accordo con i sindacati sul ritocco alle buste paga. Sono 70 euro entro il 2023
FERMO - Assocalzaturifici e organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno siglato la bozza di intesa per il nuovo contratto di lavoro del settore...

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FERMO - Assocalzaturifici e organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno siglato la bozza di intesa per il nuovo contratto di lavoro del settore calzaturiero che andrà in vigore dal 2020 a tutto il 2023, visto che il precedente contratto è scaduto a fine 2019.

 

Il nuovo accordo prevede un aumento di 70 euro in busta paga così ripartito: dal primo dicembre 2021, 25 euro; dal primo settembre 2022, 25 euro e dal primo luglio 2023, le restanti 20 euro. Oltre alla conferma della previdenza integrativa con Previmoda e della previdenza sanitaria con Sanimoda, l’accordo prevede l’aumento della banca ore individuale a 42 ore, il recepimento della legge Cirinnà sulle unioni di persone dello stesso sesso per permessi e congedi, ed è stata raddoppiata da 4 a 8 mesi l’aspettativa non retribuita in caso il lavoratore venga sottoposto a terapie salva vita. La vera novità è il capitolo con il quale vengono combattuti combattere i contratti pirata al ribasso nelle subforniture del settore. Le aziende si impegnano a inserire nel contratto di subfornitura l’obbligo dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e non altri contratti che prevedono emolumenti inferiori.


L’accordo verrà ora sottoposto ai lavoratori che si esprimeranno con una votazione. «Siamo soddisfatti per l’esito della trattativa. Tanti sono gli elementi in questo nuovo contratto che possono contribuire al rilancio della competitività delle nostre aziende» commenta il presidente di Assocalzaturifici, Siro Badon che aggiunge: «La condivisione delle criticità e delle riforme con le maggiori sigle sindacali è un passo importante in un momento delicato come questo della ripartenza. Una iniezione di fiducia per le piccole e medie imprese che sono pronte a raccogliere le opportunità offerte dal mercato nella prima vetrina internazionale utile, il Micam dal 19 al 21 settembre 2021 a Milano».

 

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Corriere Adriatico