Baldelli incontra i sindaci in vista del summit con Aspi del 16 novembre: «L’arretramento dell’A14 ma solo per la corsia Sud»

Baldelli incontra i sindaci in vista del summit con Aspi del 16 novembre: «L’arretramento dell’A14 ma solo per la corsia Sud»
FERMO -  L’assist per parlare dell’autostrada A14, all’assessore regionale Francesco Baldelli, ieri mattina, glielo ha offerto la presidente della...

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FERMO -  L’assist per parlare dell’autostrada A14, all’assessore regionale Francesco Baldelli, ieri mattina, glielo ha offerto la presidente della Provincia. Quando Moira Canigola ha detto che i fondi della Regione, oltre che alle strade comunali, dovrebbero «essere estesi alla viabilità provinciale, che ha problematicità non indifferenti a partire dalla terza corsia».

 

L’assessore alle Infrastrutture ha ascoltato. Poi ha convenuto che «senza una terza corsia, abbiamo un collo di bottiglia nel centro-sud della regione, che sfavorisce le province del sud delle Marche». E che «senza infrastrutture, non possiamo pensare allo sviluppo». 


Sulla questione, il Fermano è diviso da sempre. Da una parte i fan della terza corsia, dall’altra quelli dell’arretramento. Il 16 novembre, a Roma, ci sarà un nuovo incontro tra Regione e Autostrade per l’Italia. Quest’ultima è stata incaricata dal Ministero delle infrastrutture di verificare la fattibilità economica dell’ampliamento. «Abbiamo istituito un tavolo di lavoro – ha spiegato Baldelli –, convinto Autostrade che i patti devono essere rispettati e chiesto di ridiscutere lo studio della terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto, in una soluzione unitaria». Questione cruciale. Perché finora s’era sempre ragionato in due step: prima da Porto Sant’Elpidio a Pedaso, poi da Pedaso a San Benedetto. Mentre adesso è o tutto o niente, perché «il progetto deve essere unico». La Regione ha pure chiesto ad Autostrade di «studiare alternative progettuali che discuteremo con i sindaci». «Chiederemo alle comunità locali – ha proseguito l’assessore regionale – di non compiere gli errori già compiuti in passato, perché, se ci dividiamo, significa che l’opera non la vogliamo realizzare. Mentre, forse, questa è l’ultima occasione per avere un progetto serio e vero per il nostro territorio, che serve l’economia di tutta la regione». 


Un’idea su come dovrebbe diventare l’A14 nel tratto sud la Regione ce l’ha già. L’idea sarebbe di arretrare solo l’asse nord-sud, lasciando com’è quello sud-nord. Solo il primo, quindi, verrebbe ampliato, passando da tre a quattro corsie, compresa quella d’emergenza. Mentre l’altro resterebbe a tre corsie. Una soluzione, per il presidente Francesco Acquaroli, che l’ha resa nota per primo, meno impattante. E che, ha fatto intuire Baldelli, è quella verso cui spingerà la Regione.

 

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Corriere Adriatico