FERMO - E’ stato notificato l’avviso orale ai due bombaroli fermani agli arresti domiciliari per essere ritenuti gli autori che hanno piazzato le quattro bombe davanti...
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L’avviso orale è una misura di prevenzione con la quale si ingiunge ai due fermani di tenere una condotta conforme alla legge in previsione di una eventuale scarcerazione. Una sorta di “cartellino giallo” con un invito esplicito a cambiare condotta. Quanto agli effetti, il provvedimento ha la funzione di costituire un presupposto per la richiesta di applicazione delle misure di prevenzione, come ad esempio la sorveglianza speciale nel caso in cui i due dovessero disattendere gli obblighi imposti a loro carico. «Abbiamo preso atto dell’avviso orale notificato al mio assistito, Marco Bordoni - dice l’avvocato Stefano Chiodini - anche se non ne condividiamo le motivazioni. In ogni caso da un punto di vista sostanziale poco cambia perchè l’avviso orale altro non è che un invito a tenere una condotta rispettosa della legge, cosa che Marco ha intenzione di fare a prescindere dell’avviso orale. Come già dichiarato, l’intenzione del mio assistito è di mettersi alle spalle questa brutta vicenda al più presto e di riprendere una vita serena volta al lavoro e agli affetti».
Da due settimane Paniconi e Bordoni sono ai domiciliari in attesa di giudizio dopo la rispettiva richiesta di patteggiamento. Una richiesta, previo parere della procura, sulla quale il giudice non ha ancora fissato l’udienza. «Sono dello stesso avviso del collega Chiodini - dice Alessandro Bargoni, legale di Paniconi - nel senso che nella posizione del mio assistito non cambia nulla. Tra l’altro Martino sta rivedendo i principi su cui ha improntato la propria esistenza ed è avviato a un processo di avvicinamento ai valori cristiani>. I due bombaroli durante la detenzione si sono sottoposti a un percorso di riabilitazione e Paniconi ha anche scritto ai sacerdoti coinvolti nella vicenda delle bombe per chiedere scusa, dicendosi pronto a fare volontariato nelle parrocchie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico