Autostrada, incubo senza fine: ma dal 13 giugno riaprirà almeno un cavalcavia

FERMO  - Altre due settimane di sofferenza. Poi, il tratto fermano dell’A14 ricomincerà a respirare. Almeno un po’. Il 13 giugno sarà smantellato il...

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FERMO  - Altre due settimane di sofferenza. Poi, il tratto fermano dell’A14 ricomincerà a respirare. Almeno un po’. Il 13 giugno sarà smantellato il cantiere in corrispondenza del cavalcavia di via Beato Angelico, a Porto San Giorgio. Quello demolito lo scorso settembre, dopo essere stato centrato da un camion. La ricostruzione è agli sgoccioli. La palla passerà poi al Comune, per la viabilità. Ma quello è un altro discorso. Per metà del mese prossimo, il primo tappo, venendo da nord, in autostrada, sarà quindi eliminato. 

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Per gli altri due – il viadotto Campofilone e le gallerie – ci sarà da aspettare la fine di giugno. L’unica nota positiva è che luglio e agosto saranno risparmiati. Ma arrivarci coi nervi saldi non sarà facile. Le barriere del Campofilone sono state sostitute. Adesso andranno collaudate. Dei cinque viadotti marchigiani sequestrati dalla Procura di Avellino è l’unico a buon punto. I progetti degli altri quattro che, oltre ai guardrail, devono cambiare anche le barriere antirumore, Autostrade per l’Italia li spedirà al Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile) entro l’estate.

Ma il vero problema di questi giorni sono i lavori nelle gallerie. È lì che si formano le code. Che ieri, per l’ennesima volta, hanno sfiorato gli otto chilometri. Fino al 30 giugno sarà così. Poi, i cantieri saranno smantellati. «Perché proprio adesso? Perché i lavori non sono stati fatti d’inverno, quando, per il Covid, in giro, di traffico, ce n’era pochissimo?», le domande che riecheggiano tra gli automobilisti inviperiti. Perché d’inverno, le sei gallerie (quella di Pedaso e le cinque ascolane) sono state ispezionate. Che è lavoro pure quello, anche se non si vede, spiega Autostrade per l’Italia. In autunno, cominceranno le ispezioni alle gallerie gemelle.

In base a quello che troveranno, i tecnici faranno i progetti. Il rischio di un’estate 2022 di code non è certo, ma concreto. L’incontro tra il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e l’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, dovrebbe esserci la settimana prossima. Sul tavolo, i lavori estivi sul tratto sud delle Marche. Della questione, Acquaroli ha anche interessato i ministri Enrico Giovannini (Mims) e Mara Carfagna (Coesione territoriale). Vuole chiarezza il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione. «Bene ha fatto il presidente Acquaroli a chiedere l’immediata richiesta di sospensione dei lavori», scrivono in una nota i consiglieri Andrea Assenti e Andrea Putzu. 



«La ripresa dei lavori nei cantieri delle gallerie della A14 che ricadono nella parte sud delle Marche stanno creando da settimane quotidiani ingorghi con file chilometriche di camion e autovetture», proseguono. E parlano di «situazione paradossale che sta generando un enorme disagio ai pendolari marchigiani che devono spostarsi per raggiungere i propri luoghi di lavoro e che è destinata ad aggravarsi sensibilmente con l’arrivo di migliaia di turisti che già dalla prossima settimana sono attesi nelle province di Ascoli Piceno e Fermo per l’imminente stagione».

 

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Corriere Adriatico