Fermo, per i camping finita l’attesa Arrivano i fondi per terremotati

Fermo, per i camping finita l’attesa Arrivano i fondi per terremotati
FERMO Possono tirare un sospiro di sollievo i camping e le strutture ricettive fermane che da ottobre stanno ospitando centinaia di terremotati. Lunedì partiranno infatti i...

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FERMO Possono tirare un sospiro di sollievo i camping e le strutture ricettive fermane che da ottobre stanno ospitando centinaia di terremotati. Lunedì partiranno infatti i primi pagamenti da parte della Regione. A darne notizia è stato il presidente Luca Ceriscioli durante l’incontro con gli industriali di ieri mattina all’hotel Royal. Il passare delle settimane senza vedere un soldo aveva messo in allarme gli albergatori che cominciavano a trovarsi in difficoltà.


Durante l’incontro Ceriscioli ha individuato le due priorità da cui ripartire nella ricostruzione post sisma: scuola e imprese. «Le scuole - ha detto - sono un aggregante per ricreare un senso di comunità. Riaprirle significa ridare un sentimento di identità da cui ripartire. Le imprese significano economia, e senza economia e lavoro non si può ripartire. In Regione abbiamo istituito una cabina di regia. Lanciare messaggi negativi o giocare allo scaricabarile è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo invece mantenere la barra dritta per affrontare il più grande disastro marchigiano dal dopoguerra». Parole riprese dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani che ha sottolineato come in Italia non ci sia ancora «piena consapevolezza della dimensione del dramma» causato dal terremoto. «Questa non è un gara a chi ha subito più danni - ha affermato -. Quello che serve è ricostruire e per farlo bene è necessario un sistema integrato che dia risposte pragmatiche e concrete. Priorità assoluta va data alle scuole per ridare ai ragazzi una prospettiva. Entro fine anno sarà fatta un’ordinanza che individuerà quelle nuove da costruire e un piano per l’adeguamento di quelle danneggiate. Altra priorità sono le imprese senza le quali una comunità non ha prospettive. Dopo Natale sarà pronta un’ordinanza per la ricostruzione di imprese vere che resteranno sul territorio anche dopo la fine degli incentivi. Sappiamo che la criminalità organizzata cercherà di entrare nel processo di ricostruzione, ma abbiamo tutti gli strumenti per evitarlo».


Voluto dagli imprenditori fermani di Confindustria, l’incontro ha visto l’intervento delle cariche più alte dell’associazione. Oltre al presidente provinciale Giampietro Melchiorri, c’erano quello regionale Bruno Bucciarelli e i suoi omologhi di Lazio, Umbria e Abruzzo, il capo del Dipartimento di Protezione civile Fabrizio Curcio e Alberto Baban, presidente nazionale della Piccola Industria. Quest’ultima, insieme alla Protezione civile, ha dato vita al Pge (Piano di gestione delle emergenze). Ultimo a prendere la parola è stato il presidente nazionale Vincenzo Boccia. «Le imprese associate a Confindustria sono 160 mila - ha detto -. Se ognuna donasse mille euro, avremmo 160 milioni. Il 10% del fondo sarà devoluto a istituzioni culturali, un altro 10% alla società civile e il restante 80% alle aziende associate che hanno subito danni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico