Fermo, il siluro dell’assessore Febi Traballa la poltrona di Cippitelli

Fermo, il siluro dell’assessore Febi Traballa la poltrona di Cippitelli
FERMO - La vicenda Asite-Asja ambiente torna ad infuocare un periodo già caldo di suo, con l’invito a dedurre della procura della Corte dei conti che ipotizza un...

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FERMO - La vicenda Asite-Asja ambiente torna ad infuocare un periodo già caldo di suo, con l’invito a dedurre della procura della Corte dei conti che ipotizza un danno erariale di 9 milioni di euro, a carico di sette tra ex amministratori della società, ex sindaco Nella Brambatti e attuale presidente Roberto Cippitelli per fatti risalenti al 2012. Nel mirino in particolare è finita, come noto, una transazione che secondo il magistrato, sarebbe stata molto svantaggiosa per la società pubblica. A tal proposito interviene l’attuale assessore al bilancio Savino Febi, componente della lista Il Centro che, un po’ a sorpresa, non solo prende le distanze dall’attuale presidente, in carica fin dall’epoca della giunta Brambatti, ma per la prima volta ipotizza, tra le righe, la necessità di voltare pagine. 

 

«La nostra amministrazione, fin dall’insediamento ha considerato la sua principale società partecipata come una delle sue più importanti risorse ma anche come uno dei suoi più seri problemi. Una risorsa per l’enorme mole di attività che svolge, testimoniato dal suo bilancio, dal movimento economico e dai contributi alla città; un problema per la quantità e la qualità dei contenziosi difficilmente dominabili». Anche se scelte passate erano state di complessa lettura ed interpretazione, «noi - precisa Febi - abbiamo voluto mantenere una continuità di gestione, nella consapevolezza che il cambiamento spesso rischia di determinare, quantomeno, una interruzione di credibilità amministrativa». Poi la svolta che apre a possibili cambi di management. «Alla luce delle più recenti notizie, le condizioni potrebbero non essere più le stesse e, sempre per il bene del cittadino, dobbiamo essere pronti a decisioni che assicurino una gestione in sicurezza e credibilità della più importante partecipata del comune. Naturalmente questa è la posizione dell’assessore al bilancio e alle partecipate e del gruppo politico, il Centro, rappresentata al governo della città». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico