Fermo, una variante per la discarica Potrà smaltire rifiuti fino al 2020

Un momento del sopralluogo alla discarica
FERMO - Fari puntati sulla discarica e sull'Asite. Ieri pomeriggio su iniziativa dell'assessore all'Ambiente Alessandro Ciarrocchi una delegazione formata da...

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FERMO - Fari puntati sulla discarica e sull'Asite. Ieri pomeriggio su iniziativa dell'assessore all'Ambiente Alessandro Ciarrocchi una delegazione formata da tutti i capogruppo e da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione ha fatto visita alla discarica di San Biagio dove il presidente dell'Asite Roberto Cippitelli, l'ingegnere Roberto Conti, il proprietario della discarica Roberto Cutini e il dirigente del settore ambiente Alessandro Paccapelo hanno fatto il punto sullo stato attuale degli impianti e hanno descritto i progetti.


Cippitelli ha fornito una serie di informazioni tecniche utili per comprendere meglio anche la politica messa in atto dall'Asite, che intende rinnovare ed innovare. Partiamo dalla capienza della discarica: "A oggi la discarica può durare fino al 2018 - informa Cippitelli - abbiamo già chiesto una piccola variante per recuperare 70 mila metri cubi, in fase di attuazione, che potrà farci arrivare fino al 2020, intanto stiamo valutando anche altre strade da prendere per recuperare volumetria".

Rifiuti: " Accogliamo circa 100 mila tonnellate di rifiuti all'anno, di queste il 60% proviene dalla provincia, il restante 40% è diviso tra i rifiuti che provengono dai clienti privati locali e quelli che vengono da fuori regione (35 mila tonnellate arrivano da Roma, tramite l'accordo siglato con la Sogliano Ambiente). Con la discarica fatturiamo 9 milioni all'anno, di questi un paio sono quelli ricavati con i rifiuti romani". 


Situazione degli impianti: "Entro settembre il Tmb ( l'impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati) verrà rinnovato totalmente, già sono stati spesi 250 mila euro, dei 600 mila stanziati da un finanziamento regionale, per la prima tranche, i restanti serviranno per la seconda. Discorso diverso invece per l'impianto del biogas, progetto attualmente fermo in Provincia. Il 23 febbraio ci sarà la seconda Conferenza dei Servizi in questo caso verrà emesso, mi auguro, il bando per la progettazione e realizzazione. Si tratta di un impianto dimensionato per le esigenze provinciali, per la raccolta di rifiuti organici, una struttura assolutamente innovativa. Costerà 11 milioni di euro e frutterà due milioni all'anno".  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico