Fermo, regolamento per l'arredo urbano, si rischiano multe salate

Fermo, regolamento per l'arredo urbano, si rischiano multe salate
FERMO - Stop ai contenitori con la merce fuori dai negozi. Alle insegne sporgenti. Ai fili che pendono. Alle targhe che coprono decorazioni storiche. Alle tende diverse una...

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FERMO - Stop ai contenitori con la merce fuori dai negozi. Alle insegne sporgenti. Ai fili che pendono. Alle targhe che coprono decorazioni storiche. Alle tende diverse una dall’altra. Il Rau parla chiaro: il centro storico di Fermo è preziosissimo e come tale va trattato. Il regolamento dell’arredo urbano non fa sconti a nessuno: Comune, commercianti e semplici cittadini lo devono rispettare.


Per dare il buon esempio ha cominciato il Comune, togliendo e interrando i cavi che pendevano dal loggiato di piazza del Popolo. Era maggio dell’anno scorso, ma di strada da fare ce n’è ancora tanta. Esercenti e abitanti del centro non sono gli unici a doversi adeguare. Il regolamento riguarda infatti anche Torre di Palme, Capodarco e Monte Marino, tutte località ritenute di interesse storico e culturale, e perciò da tutelare e rispettare.

In base al Rau, le nuove attività dovranno attenersi scrupolosamente alle direttive indicate. Mentre quelle che già esistono dovranno intervenire per mettersi in regola. Da due a tre anni il tempo a disposizione per farlo. Il periodo varia infatti a seconda degli interventi. Così, segnali e insegne non conformi e cavi e quadri elettrici dovranno essere rimossi entro due anni. Fino a tre anni, invece, il tempo a disposizione per eliminare tavolini, sedie, ombrelloni e tende che non rispettano le indicazioni. Stesso discorso per gazebo e dehors. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico