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FERMO - Ambulatori dell’entroterra sguarniti, pronto soccorso del Murri intasato. E altro ancora. Molta la carne al fuoco in occasione dell’incontro fra l’Ordine dei medici, guidato da Anna Maria Calcagni, e il nuovo direttore dell’Ast Gilberto Gentili.
Il punto
«Gentili - rimarca Calcagni - ha riconosciuto la professionalità e il valore dei nostri medici, trovato una buona organizzazione e quasi tutti i primari al loro posto.
L’Ordine ha ribadito la richiesta di snellire alcune procedure, ad esempio quelle per i pazienti che vengono dimessi dall’ospedale e hanno bisogno di successive visite di controllo. Sono rimandati dal medico di base per prenotare da capo le prestazioni, finendo a volte per ripiegare sulla sanità privata che riesce a rispettare i tempi. «I medici chiedono di poter gestire i pazienti - dice ancora Calcagni - fino al termine delle cure, per una presa in carico complessiva». C’è poi l’allarme delle aggressioni ai camici bianchi. «I medici - chiosa Calcagni - non vogliono essere considerati eroi ma vanno rispettati e riconosciuti nel loro ruolo».
Le zone
Per il direttivo, Franco Rossi ha illustrato a Gentili la situazione delle case della salute, distribuite per la maggior parte lungo la riviera, lasciando sguarnito un entroterra abitato da anziani che hanno invece bisogno di punti di riferimento forti. Gentili ha assicurato di avere presto le nomine del direttore amministrativo e di quello sanitario, un punto di riferimento anche per l’Ordine nelle problematiche sollevate dai medici. Rientrato poi come responsabile del rischio clinico Andrea Vesprini.
Corriere Adriatico