Fermo, gli albergatori in pressing «Fondi in arrivo, fateci ampliare»

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FERMO -  Turismo, finanziamenti a disposizione per investire nelle strutture ricettive. Un’occasione da non perdere grazie al bando della Regione che mette a...

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FERMO -  Turismo, finanziamenti a disposizione per investire nelle strutture ricettive. Un’occasione da non perdere grazie al bando della Regione che mette a disposizione due milioni di euro e che potrebbe in futuro allargare ancor di più i cordoni della borsa. Il bando è per il “Miglioramento della qualità, sostenibilità e innovazione tecnologica delle strutture ricettive”.


Parla di occasione da saper cogliere al volo il presidente della sezione Turismo di Confindustria Fermo, Maurizio Beleggia, il quale rimarca come «investendo sulle strutture si attivi un circolo virtuoso economico capace di rimettere in movimento anche un altro settore chiave, quello dell’edilizia». La stessa Confindustria ricorda, tra l’altro durante la fase conclusiva di una stagione che sta dando segnali ancor più confortanti, che già nel 2016 il turismo, a livello nazionale, valeva il 4,2% del Pil e il 5% a livello di occupazione.

Gli ultimi dati forniti dal Centro studi nazionale dell’associazione che riunisce gli imprenditori mostrano un settore in crescita, grazie ai turisti stranieri, americani in particolare, che l’anno scorso hanno speso 4,7 miliardi di euro in Italia. E i turisti, come prima voce di spesa, hanno l’alloggio. Siamo sui due miliardi di euro. «Ecco che - aggiunge Beleggia - il bando regionale, legato a fondi europei, diventa ancor più importante. Offre la possibilità di migliorare le strutture funzionanti, permettendo un salto qualitativo e un aumento della capacità di accoglienza».

Il bando, che scade il 31 ottobre, al momento è finanziato con due milioni di euro, ma la Regione ha già annunciato di avere risorse per arrivare a oltre dieci milioni. Garantisce un contributo a fondo perduto, non più di 200mila euro, fino a un massimo del 50% dell’investimento. «Il finanziamento - sottolinea Beleggia - riguarda il settore benessere, ovvero chi ha o vuole dotarsi di terme e spa, business, che significa miglioramento delle aree convegni, che è una voce fondamentale per il nostro territorio, sostenibilità ambientale, accessibilità e innovazione tecnologica».

Ma il presidente della sezione chiede anche un impegno al mondo della politica, troppo spesso fermo alle dichiarazioni di intenti: «Ci sono imprenditori - ricorda - pronti a investire, alcuni hanno già realizzato importanti strutture nel territorio. Ma non basta il contributo regionale per stimolare davvero in questo momento l’imprenditore a mettere in campo le proprie risorse. Alla qualità, che migliorerà senza dubbio, bisogna poter aggiungere anche la quantità. Vorremmo che i Comuni prevedessero per chi investe anche la possibilità di un ampliamento della struttura ricettiva per andare incontro a una nuova e sempre più esigente clientela».


Beleggia sottolinea come ci siano «altre realtà regionali che possono essere prese come esempio virtuoso: sono stati riqualificati alberghi, resi moderni, energeticamente sostenibili e più ampi. Di fronte a processi di ristrutturazione e rinnovamento, la possibilità di modificare la struttura anche nella sua dimensione diventa un punto chiave. E questo senza incidere sull’ambiente, che per noi è il valore aggiunto, proprio grazie alle nuove tecniche di ristrutturazione finanziate dal bando regionale».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico