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FERMO - La chiamano microemergenza ma sono stati oltre cento gli interventi che hanno tenuto impegnati i vigili del fuoco del Comando di Fermo nei giorni tra il 16 ed il 18 maggio, a causa di condizioni meteo che hanno messo in ginocchio il territorio della provincia. Sin dalle prime ore, dato l’elevato numero di richieste giunte alla sala operativa 115, si è provveduto ad un aumento del dispositivo ordinario, operando un richiamo del personale da turno libero fino a raddoppiare l’organico operativo, che ha permesso di avere in servizio un numero di pompieri tale da poter rispondere con celerità alle emergenze segnalate.
Evacuata una palazzina
La maggior parte hanno riguardato alberi, rami e frane che hanno ostruito vie di comunicazione principali e secondarie con evidenti disagi per la circolazione pedonale e veicolare.
Disagi in 40 comuni
Nessuno dei 40 comuni della provincia fermana, capoluogo compreso, ha potuto evitare i disagi causati da questa ondata di maltempo. Anche nella zona montana il lavoro dei vigili del fuoco ha subito un notevole incremento rispetto agli standard. Le tipologie sempre le stesse di cui sopra con i maggiori disagi alla popolazione dovuti alle piante cadute sulle strade. In particolare da segnalare la rimozione di due grandi querce, di circa un metro di circonferenza ognuna, cadute sulla provinciale 57 nel comune di Amandola, frazione Rustici.
Grazie al dispositivo di soccorso messo in campo si è riusciti ad evadere le richieste in un relativamente breve arco di tempo ed allo stato attuale, pur continuando ad arrivare richieste di soccorso riconducibili al mal tempo dei giorni scorsi, si può affermare che lo stato di emergenza va considerato concluso con nessun intervento in coda ancora da effettuare.
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