Tiene il settore calzaturiero ma si perdono posti di lavoro

Tiene il settore calzaturiero ma si perdono posti di lavoro
FERMO - Lavoro, sale la febbre in provincia. I dati sono sempre meno incoraggianti e, malgrado la parziale tenuta del distretto calzaturiero, la disoccupazione continua a...

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FERMO - Lavoro, sale la febbre in provincia. I dati sono sempre meno incoraggianti e, malgrado la parziale tenuta del distretto calzaturiero, la disoccupazione continua a crescere, i giovani se trovano un posto otto volte su dieci è precario, i cinquantenni vivono con la spada di Damocle sopra la testa di un possibile licenziamento. E’ quanto rimarca la Cgil che ha messo insieme i dati provenienti anche da altri uffici, come il Centro per l’impiego di Fermo, a partire dalla disoccupazione del 16,8% in provincia di Fermo.




“Questo dato - commenta Maurizio Di Cosmo, segretario provinciale della Cgil - comprende parametri che l’Istat ignora. Secondo l’Istat saremmo poco sopra l’11%, al di sotto della media nazionale. Ma in quel caso chi lavora magari per un giorno poi resta fermo per tutta la parte restante del mese, non viene considerato fra i disoccupati. Il dato del Centro per l’impiego mi sembra più realistico”. A illustrare le cifre, nella sede del sindacato, lo stesso Di Cosmo che, insieme ad Alessandro De Grazia, ha presentato la campagna congressuale della Cgil, partita dopo le feste di Natale e in programma fino al 21 febbraio, a pochi giorni dal congresso del 7 marzo che eleggerà i nuovi organi dirigenti.



Anche le altre cifre sono tutt’altro che rassicuranti, come la cassa integrazione cresciuta del 24,55% nel 2013 rispetto all’anno precedente e di quasi il 70% rispetto al 2009. Per non parlare dei 58 fallimenti registrati nell’anno appena concluso o della chiusura di quasi cento imprese nel territorio in un anno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico