Tamponi e vaccini, le farmacie di Fermo in prima linea: «Pronte al servizio»

Tamponi e vaccini, le farmacie di Fermo in prima linea: «Pronte al servizio»
FERMO - Nelle farmacie, nelle prime due settimane di luglio, la richiesta di tamponi rapidi è quadruplicata rispetto alle ultime due settimane di giugno. Ed è...

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FERMO - Nelle farmacie, nelle prime due settimane di luglio, la richiesta di tamponi rapidi è quadruplicata rispetto alle ultime due settimane di giugno. Ed è notevolmente aumentata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 Anche la richiesta di vaccinazione, soprattutto nelle persone con oltre 60 anni di età, ha avuto un boom negli ultimi giorni.


I dati


Sono i dati forniti da Federfarma Marche, validi anche per la provincia di Fermo. Questo a testimonianza di come la risalita dei contagi da Covid sta spingendo sempre più persone a rivolgersi alle farmacie. «Non abbiamo mai interrotto l’offerta di vaccinazione e anche in questo momento siamo pronti a dare risposte immediate alla circolare della Regione che ha disposto l’allargamento dell’offerta della quarta dose di vaccino (secondo booster) a tutti i fragili e ai cittadini over 60» afferma Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche. Per Paolo Sacripanti, presidente di Federfarma Fermo, «la notevole richiesta di prenotazioni per il vaccino testimonia la consapevolezza dei cittadini sull’efficacia del siero che, sebbene non dia la certezza di evitare il contagio, rappresenta l’unica arma a disposizione per proteggersi dal Covid. Nell’attuale quadro epidemiologico la vaccinazione è fondamentale. Non soltanto per difendere le persone più vulnerabili, ma anche per proteggere il servizio sanitario dalla pressione sulle strutture ospedaliere che potrebbe compromettere l’erogazione di cure per tutti i cittadini». Questioni e tematiche ben conosciute e affrontate a partire dal 2020. «Molte persone, soprattutto anziane, attendevano l’allargamento della campagna vaccinale per mettersi in sicurezza e, specie nelle aree interne della nostra regione, si sono rivolte ai farmacisti rurali forti del rapporto di fiducia e familiarità instaurato con i professionisti in camice bianco» sottolinea Marco Meconi, vicepresidente di Federfarma Marche, delegato dei farmacisti rurali.


La strategia


Il fatto che la Regione Marche continui ad affidarsi alla rete costituita dalle farmacie viene definito dal Avitabile come «un segnale molto positivo che conferma la fiducia riposta nei farmacisti di comunità, oggi uno dei pilastri della vaccinazione. È anche il giusto riconoscimento della popolazione al ruolo svolto durante la pandemia e al fondamentale contributo recato dai farmacisti alla campagna vaccinale, che potranno continuare a fornire anche in questa fase di incremento esponenziale dei contagi».

 

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Corriere Adriatico