Tolmino ucciso dagli strascichi del Covid un anno dopo la pensione, la città in lacrime per il suo medico

Montegiorgio, Tolmino ucciso dagli strascichi del Covid un anno dopo la pensione, la città in lacrime per il "suo" medico
MONTEGIORGIO - Questa è davvero una notizia che la comunità di Montegiorgio non avrebbe mai voluto ricevere e che sta facendo letteralmente piangere tutti: Tolmino...

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MONTEGIORGIO - Questa è davvero una notizia che la comunità di Montegiorgio non avrebbe mai voluto ricevere e che sta facendo letteralmente piangere tutti: Tolmino Rossi, 69 anni, medico di famiglia per oltre 40 anni, in pensione dal 1° marzo dello scorso anno, è morto per una complicanza dovuta al Covid mentre era ricoverato a Torrette. Che fosse ricoverato lo si sapeva, che se l’era vista brutta tanto da essere finito in terapia intensiva, pure.

 

Poi ne era uscito e sembrava che il peggio fosse alle spalle. Invece no. Pare che una embolia polmonare sopraggiunta non gli abbia lasciato scampo. Una professione medica, la sua, lunga 40 anni, sempre al servizio dei suoi pazienti che con lui avevano creato un rapporto personale e umano che andava otre quello professionale. «Oggi a 68 anni- ci diceva un anno fa nella lunga intervista rilasciata in occasione della sua pensione - penso sia davvero ora di recuperare spazio per la mia vita personale e familiare, di potermi dedicare a quelle piccole cose e piccole soste che il mio impegno di medico non mi ha mai consentito». Non ha fatto in tempo. Tolmino aveva iniziato a esercitare nel 1979 e ha dedicato tutta la vita a prendersi cura di quegli uomini e quelle donne che lo avevano scelto come medico di famiglia. E mai come in questo caso questa definizione lo rappresenta, perché per la sua empatia, predisposizione all’ascolto dei problemi altrui, bontà d’animo e disponibilità, lui era vissuto davvero da tutti come “uno di casa”. Nella sua intervista ci aveva anche raccontato che aveva sentito come una “chiamata” verso questa professione, vissuta come una missione, quella di spendere la propria vita e la propria competenza per il bene comune. E da uomo profondamente religioso qual era, così ha fatto in tutti questi anni. Uscendo dalla scena pubblica si era congedato con un «Tranquilli, se avrete bisogno ci sarò sempre». Ma il sempre non appartiene alla vita terrena.

 

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Corriere Adriatico