FERMO - Il Murri torna a fare i conti con il Covid. Sono sei i pazienti positivi ricoverati nel reparto di malattie infettive. Vengono tutti dall’Ascolano. Qualcuno è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’altro ieri, il virus s’è portato via un’anziana di Roccafluvione, ricoverata pure lei in malattie infettive. Al Murri, l’ultimo decesso per Covid risaliva a due settimane prima, quando un’altra anziana, ospite di una casa di riposo privata di Sant’Elpidio a Mare, non ce l’aveva fatta. Dopo un periodo di relativa calma, il virus torna a uccidere.
I contagi
I contagi, per ora, sono sotto controllo, ma la paura resta. Pochi giorni fa, due persone ricoverate nell’ospedale cittadino sono state portate a Torrette. Le loro condizioni di salute erano peggiorare. Dovevano essere intubate e trasferite in rianimazione, ma quella del Murri, al momento, non è operativa. Funziona solo quella “pulita”, con cinque posti, per i pazienti non positivi. Nell’altra parte sono in corso i lavori per ampliare il reparto. Entro fine anno – fa sapere il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini – saranno recuperati quattro letti. A regime, i posti per il Covid saranno in tutto venti. La guerra contro il nemico invisibile non è ancora vinta. Lo dimostrano i focolai che esplodono qua e là. Quello nella casa di riposto elpidiense ha spedito i dodici anziani risultati positivi al tampone nella Rsa di Campofilone. Stanno abbastanza bene e, almeno finora, non è stato necessario il ricovero in ospedale. I contagi di ritorno hanno riportato il virus pure nei piccoli centri. Il Covid, adesso, sembra meno contagioso e meno “forte”, ma lo spauracchio della seconda ondata è sempre in agguato. Invita a non abbassare la guardia, Livini.
I ricoverati
L’età di qualche ricoverato (sotto i cinquant’anni) non fa dormire sonni tranquilli. Il virus non manda più in ospedale solo anziani con la salute compromessa. «Rispettiamo le regole e facciamo il vaccino antinfluenzale. Così, in caso di sintomi, sarà più facile capire se è Covid e intervenire», l’appello del direttore dell’AV4. Quarantamila le dosi ordinate dall’Area vasta fermana, il 40 per cento in più rispetto agli altri anni. Saranno pronte per metà ottobre. il vaccino è gratis per i bambini da sei mesi a sei anni e per per gli over sessanta. Operatori sanitari, categorie a rischio e chi lavora negli esercizi pubblici essenziali hanno l’obbligo di vaccinarsi. Un centinaio i tamponi effettuati in media ogni giorno dall’Area Vasta 4. Ma spaventa la brutta stagione. Per la movida, mascherine e distanze sono ormai un ricordo lontano. La voglia di normalità ha avuto la meglio sulla paura. Il ritorno a scuola è la prima grande incognita, da qui a venire. Per migliaia di studenti, l’anno è appeso a un filo sottilissimo, che rischia di spezzarsi da un momento all’altro. Il tempaccio è la seconda. Finora, il caldo ha tenuto all’aperto giovani e meno giovani. Ma che succederà quando si traslocheranno tutti al chiuso? Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico