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FERMO - È finita la prima settimana di novembre e sembra quasi primavera. C’è il sole e l’aria, di giorno, è tiepida. I più temerari si tuffano in mare. Si sta bene all’aperto e, in tempi di Covid, ogni occasione è buona per fare due passi.
Agguantare quella libertà che rischiamo di perdere da un momento all’altro. Ieri, sul lungomare, da Porto Sant’Elpidio a Pedaso, il passeggio è stato continuo. E oggi, c’è da giurarci, che si bisserà. Migliaia di persone che si riverseranno sulla costa, col rischio altissimo di assembramenti.
Le isole ecologiche
A Porto San Giorgio hanno giocato d’anticipo. Da ieri e fino a stasera, il lungomare centro, da via Marco Polo a via Veneto, resta chiuso al traffico. «Sulla scorta dello scorso fine settimana – spiega l’assessore alla Viabilità, Andre Di Virgilio –, con il lungomare molto frequentato sia sul marciapiede sia sulla spiaggia, e avendo visto le previsioni quasi primaverili per questo, abbiamo valutato che avrebbero potuto crearsi concentrazioni di persone e deciso di chiudere quella parte di lungomare».
I controlli
«Se vogliono che facciamo i controlli, ci diano la possibilità», dice. Da settimane, il primo cittadino porta avanti la sua personale battaglia per monitorare il territorio. Ha anche scritto al premier Conte, chiedendogli di dare ai sindaci, in particolare a quelli dei Comuni sotto i cinquemila abitanti, la facoltà di dotarsi di «ausiliari del Covid», visto che, quando va bene, hanno un vigile ciascuno. «Se ci sono quelli per il traffico – spiega Berdini –, non vedo perché non possano esserci anche per questo tipo di controlli». Gli ausiliari, secondo il sindaco, dovrebbero essere persone del posto, che ne conoscono ogni angolo e le criticità. E dovrebbero essere autorizzare a multare chi non rispetta le regole.
La prevenzione
«Ci fanno chiudere questo e quello – chiosa –, ma non hanno mai parlato seriamente di fare prevenzione. In questo modo, anche i Comuni più piccoli potranno avere la situazione sotto controllo». Eppure mai come in questo drammatico momento che stiamo attraversando l’unica certezza è la disponibilità delle risorse finanziarie per gli enti locali, un vero e proprio miraggio fino a un anno fa.
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Corriere Adriatico