Aggressione brutale per rapina Condannato a sei anni di carcere

Aggressione brutale per rapina Condannato a sei anni di carcere
FERMO - Sentenza dura, aveva aggredito e malmenato una ragazza per rubargli il Rolex, i giudici gli hanno dato 6 anni di reclusione. Sei anni, otto mesi di reclusione, 2700 euro...

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FERMO - Sentenza dura, aveva aggredito e malmenato una ragazza per rubargli il Rolex, i giudici gli hanno dato 6 anni di reclusione. Sei anni, otto mesi di reclusione, 2700 euro di multa e il risarcimento di 5000 euro alla parte civile. E' stata questa la pesante condanna emessa ieri dal collegio penale presieduto dal giudice Ugo Vitali Rosati nei confronti di Mariano Mazza, il giovane di origini napoletane, domiciliato a Porto Sant'Elpidio che lo scorso 24 maggio aveva brutalmente aggredito e rapinato Elena Ioan Cardinali, figlia del noto imprenditore Mauro Cardinali, mentre stava facendo rientro a casa a Santa Petronilla. Ieri dopo aver ascoltato l'unico testimone oculare, un vicino di casa, che ha soccorso la ragazza e avrebbe riferito di aver visto un uomo su uno scooter appostarsi sotto casa della Cardinali, è stata la volta dei testi della difesa, tra cui la compagna dell'imputato che avrebbe raccontato di essere stata con Mazza quel giorno e che i segni che l'uomo aveva sul volto erano il frutto di effusioni troppo focose. Secondo la difesa l'uomo aveva un alibi, si trovava con la fidanzata. Il presidente del collegio ha consegnato gli atti riferiti alla deposizioni della donna al Pm per citarla per falsa testimonianza. Dopo un'ora di camera di consiglio è stata emessa la sentenza, una condanna pesante anche per via della recidiva specifica, in quanto l'uomo era già noto alle forze dell'ordine per altri reati di genere. Nella scorsa udienza la vittima aveva ricostruito i fatti, raccontando dettagliatamente la sua disavventura. Erano circa le 19 e 30, aveva appena parcheggiato l'auto sotto casa, era caldo, il tempo di girarsi a raccogliere la borsa poggiata sul sedile lato passeggero, che un braccio è sbucato fuori dal finestrino e l'ha afferrata al polso tirandola violentemente. Tra i due è nata una colluttazione. Impaurita la ragazza si è slacciata l'orologio dal polso e l'ha ceduto al suo aggressore, sperando di liberarsi di lui. Ma a quel punto l'uomo non contento, l'ha afferrata con tutte e due le mani per il collo strappandogli la collana . E' il quel momento che Elena Ioan ha lanciato un grido di dolore e di aiuto che è stato raccolto da un vicino di casa che si è affacciato. Finalmente l'uomo se n'è andato e sono arrivati i primi soccorritori attirati dal trambusto e dalle urla. La stoica ragazza è stata capace di fornire anche una dettagliata descrizione del suo aggressore. Durante la colluttazione l'uomo si era rotto la visiera del casco e ferito in volto. Questi elementi sono stati determinanti per le indagini, l'autore della rapina una volta individuato è stato subito posto in stato di fermo. L'autorità giudiziaria aveva disposto la misura cautelare in carcere, ma l'avvocato dell'imputato ha inoltrato la richiesta per i domiciliari con il braccialetto elettronico che è stata accolta. Cosi Mariano Mazza è stato uno dei primi nel fermano a cui è stato applicato questo dispositivo di sicurezza. La ragazza si è costituita parte civile, rappresentata dall'avvocato Giovanni Piergentili.




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