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PORTO SANT'ELPIDIO Dopo i primi sei mesi di rodaggio, l’invito alla maggioranza del capogruppo Gian Vittorio Battilà a coinvolgere di più l’opposizione sui grandi temi, questa l’aspettativa sul 2024. Si parte da due degli argomenti che più riscaldano il dibattito ultimamente, il rifacimento di via Principe Umberto, una strada del centro città riqualificata nel 2017 ma che a partire da quell’operazione ha cominciato a dare seri problemi, tanto che con la pioggia di ottobre era bastata mezz’ora d’acqua per rendere la via impraticabile: era stata chiusa perché venivano via le mattonelle. Quindi l’amministrazione intende procedere con 240mila euro per rifare la pavimentazione. E l’altra vicenda è ben più corposa e anche più datata, la Fim, per la quale si attendono 18 mesi per capire cosa se ne dovrà fare della cattedrale, se demolirla, mantenerla tutta o solo parzialmente, e come procedere con la bonifica e le opere di urbanizzazione. Queste sono le due tematiche sulle quali si concentra il capogruppo del Laboratorio Civico Blu che dice per via Principe Umberto «reputiamo necessario e non più rinviabile intervenire, è una priorità, ma vorrei sottolineare che in consiglio comunale non si è minimamente discusso di progetti per quella via, si è parlato solo di somme da investire, senza nemmeno avere in mano un progetto. Veniamo a sapere solo dalla pagina Facebook del sindaco Massimiliano Ciarpella che ci sarà un nuovo manto stradale e la vicenda non passerà più in consiglio comunale, quindi le decisioni saranno in mano alla Giunta. Reputiamo che il vero cambiamento sia legato a un coinvolgimento reale anche dell’opposizione per tematiche fondamentali».
«Cambiamento di metodo»
In quanto alla Fim «torno a chiedere un vero cambiamento di metodo rispetto alle precedenti amministrazioni – dice Battilà –: le decisioni vanno prese interpellando la minoranza e vanno coinvolte le associazioni ambientaliste ai tavoli tecnici.
Corriere Adriatico