PORTO SAN GIORGIO - L'Avis fa festa grande per il suo sessantesimo compleanno. L'Avis ha spento 60 candeline, confermandosi una delle realtà di volontariato più longeve...
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Nella tre giorni di festa, culminata ieri con un banchetto al cortile Bazzani, si sono amalgamati diversi eventi. Ieri mattina, dopo la messa nella cattedrale di San Giorgio, seguita dalla deposizione delle corone d'alloro al monumento ai caduti e a quello ai donatori Avis, la carovana composta da esponenti dell’Avis e autorità politiche si è spostata in teatro, per la consegna delle benemerenze. Dopo il saluto del sindaco Nicola Loira ("Nello splendido murales sul lungomare è chiara la sintesi: batte forte il cuore dell'Avis in quello di P.S.Giorgio") è stato il presidente dell’Avis Psg Roberto Ciccola a ripercorrere le tappe della sezione. "Il mio pensiero va a quei soci fondatori che nel 1954 iniziarono a scrivere la nostra storia. Un grazie enorme va rivolto alla signora Eva Zamponi (ieri presente in platea, ndr) che ci trasferì la passione del donare sangue, senza dimenticare tutti i presidenti e i donatori succedutisi nel corso degli anni". Poi Giovanni Lanciotti, presidente provinciale. "Mi rivolgo ai giovani. L'Avis può fornire loro una diversa prospettiva morale in un mondo sempre più difficile da affrontare". Applausi per tutti i donatori premiati, soprattutto ai neo cavalieri della Repubblica Marcello Broccoletti e Maria Candida Rosetti (superate 100 donazioni). A pranzo erano presenti circa 300 persone. Sabato sera in piazza della Stazione c'era stato un concerto di gruppi emergenti. Venerdì, a teatro, si era tenuto un convegno dibattito, nel quale medici e politici avevano discusso del rapporto tra Avis, Aido e Admo. Ieri pomeriggio, invece, il lancio dei paracadutisti della Fly Zone Fermo sulla spiaggia antistante la sede dell’Avis. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico