Appello del mister: "Stop alle bestemmie in campo"

La Grottese al gran completo
GROTTAZZOLINA - Ne sanno qualcosa in Trentino. La partita di seconda categoria tra Ozolo Maddalene e Vermiglio si era conclusa poco prima del 70’ dopo che l’arbitro...

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GROTTAZZOLINA - Ne sanno qualcosa in Trentino. La partita di seconda categoria tra Ozolo Maddalene e Vermiglio si era conclusa poco prima del 70’ dopo che l’arbitro aveva estratto il quinto cartellino rosso contro un giocatore dell’Ozolo. Motivo: sempre lo stesso, bestemmie in campo. A rilanciare la campagna per il rispetto delle regole è Simone Brancozzi, battagliero mister della Grottese, che durante l’ultimo incontro delle società sportive, alla Sala dei Ritratti di Fermo, ha ricordato i tanti vizi e le poche virtù del mondo del calcio e dei giovani di oggi. E che ora chiede alla Federazione un’effettiva mobilitazione per far sì che in campo non si bestemmi più.




L’impegno è esercitare un pressing costante su Figc-Lnd (guidata da Paolo Cellini) e Aia Marche (il presidente degli arbitri è Gustavo Malascorta) per emanare la direttiva di attuazione dell’articolo 12 del regolamento, il quale prevede il rosso diretto. Brancozzi aveva sollevato la questione all’incontro fermano. “Avevo solo chiesto: ’Mandereste vostra figlia di 5 anni, o persino più grande, a vedere una partita di calcio, anche giovanile?’. Ma, visto che era tardi, mi era stata subito tolto la parola e me n’ero andato. Nei giorni successivi molte società mi hanno dato la loro solidarietà”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico