Punto di primo intervento, caos risolto con un medico in pensione. Ma i partiti polemizzano

Punto di primo intervento, caos risolto con un medico in pensione. Ma i partiti polemizzano
AMANDOLA - Il problema del Punto di primo intervento di Amandola chiuso per mancanza di medici si è risolto, ma il tema che venerdì ha infiammato la cittadinanza...

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AMANDOLA - Il problema del Punto di primo intervento di Amandola chiuso per mancanza di medici si è risolto, ma il tema che venerdì ha infiammato la cittadinanza prima, la politica poi, non ha finito di far discutere. Il cartello affisso alla porta della struttura sanitaria, ad annunciare la chiusura da venerdì a domenica, aveva scatenato una raffica di reazioni, dal sindaco Adolfo Marinangeli all’ex primo cittadino Riccardo Treggiari. Duri poi i commenti del Pd, dal senatore Francesco Verducci al segretario provinciale Luca Piermartiri. Il direttore dell’Area vasta 4 Roberto Grinta, alla fine, ha trovato una soluzione, dando copertura a tutti i turni rimasti senza medico in servizio, grazie anche alla disponibilità di un medico in pensione che ha “tappato” l’ultimo buco. 

 
Il plauso
Dopo il j’accuse è arrivata la difesa, con plauso al direttore Grinta, dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Balestrieri e dalla minoranza consiliare di Amandola. «Il problema oggettivo della carenza di personale medico, figlio di un sistema che la sinistra non ha mai voluto vedere – commenta Balestrieri - non ha destabilizzato la prontezza dell’Area vasta 4 che ha fatto subito rientrare l’allarme. Un plauso al direttore Roberto Grinta per aver dimostrato ancora una volta attenzione e disponibilità, riuscendo a garantire il servizio del Ppi. Spiace che dal Pd si tenti sempre di mettere in cattiva luce il lavoro della Regione dopo decenni di distruzione del sistema sanitario. Gli schiaffi all’entroterra li ha dati la sinistra negli scorsi 20 anni e farebbe bene una sana riflessione interna, perché sistemare i danni lasciati da loro non è semplice».


Il ringraziamento
Dello stesso tenore il gruppo consiliare Amandola è dei cittadini, composto dai consiglieri Raffaele Vittori, Danilo Del Gobbo, Valerio Tidei. «Grazie al dottor Grinta per essersi attivato immediatamente a risolvere una criticità per il territorio montano. Il problema non lo aveva causato lui né lo avrebbe dovuto risolvere, questo è un ulteriore merito. C’era preoccupazione tra la cittadinanza, ma per fortuna c’è chi lavora per risolvere i problemi. Lasciano di stucco coloro che si sono fiondati sulla vicenda attaccando la Regione. Hanno tralasciato che il cartello ad annunciare la chiusura era firmato dall’ex direttore di area vasta. Noi ci siamo attivati subito col consigliere regionale Putzu e il segretario provinciale Fdi Balestrieri e la soluzione è prontamente arrivata. Amandola ha bisogno di fatti e non di passerelle». 


La controreplica


Non si è fatta attendere la controreplica da Piermartiri del Pd. «Il coordinatore di Fdi Balestrieri legge all’infinito lo stesso copione. Quando arriverà il momento per la destra di assumersi le responsabilità? Il Punto di primo intervento stava per essere abbandonato e se la situazione si è capovolta, si deve al sindaco che si è fatto sentire e alle sollecitazioni del Pd. Balestrieri ci dica quando la Regione riaprirà il reparto di medicina. Il Pd ha evidenziato le mancanze sopraggiunte da quando in Regione governa la destra». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico