Amandola, lavori ormai al termine: ora cresce l'attesa per i macchinari

Amandola, lavori al termine: ora cresce l'attesa per i macchinari
AMANDOLA Il centro sanitario più atteso ed importante del territorio interno e montano di tre province, Fermo, Ascoli nord e Macerata sud, ovvero l’ospedale dei...

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AMANDOLA Il centro sanitario più atteso ed importante del territorio interno e montano di tre province, Fermo, Ascoli nord e Macerata sud, ovvero l’ospedale dei Sibillini, è completato nella struttura, comprese le finiture esterne. Terminati anche gli interventi urbani circostanti, come le strade di accesso, la rotatoria, e tutto ciò che favorisce la viabilità. Mancano gli arredi interni, che dovrebbero arrivare prossimamente, i macchinari e le varie strumentazioni. Ma intanto non è escluso che, fin dalle prossime settimane, non sia trasferito nel neo nosocomio qualcuno dei servizi già presenti nelle aree agibili del vecchio ospedale.

 

L’ipotesi

E’ probabile che già prima dell’inizio dell’estate si potrà vedere qualche forma di funzionalità della bella e grande struttura, che apre un’era nuova nella sanità montana e dell’entroterra. Comunque il passaggio prossimo più importante sarà quello di poter avere tutti i servizi che erano stati previsti, naturalmente con il relativo personale. Tra questi servizi il ricovero continuativo con reparti di Medicina e Chirurgia a ciclo breve, poi day surgery e lungodegenza post acuzie, oltre ai servizi in regime ambulatoriale e assistenziale.

Tra le varie unità operative, la struttura includerà reparti di endoscopia, riabilitazione, diagnostica per immagini, un centro di assistenza per la dialisi, un'unità di raccolta sangue ed emocomponenti e un punto prelievi esterno. Realizzato anche un pre-triage specifico per il Covid. Un servizio di particolare importanza è la trasformazione dell’attuale punto di primo intervento in pronto soccorso, con capacità di intervenire tempestivamente su emergenze patologiche più complesse. Da tenere sempre in considerazione, però, le difficoltà generali, che incidono in tutte le regioni e non solo nelle Marche, di poter trovare personale sanitario a sufficienza, specialmente medici, in primis riguardo proprio i pronto soccorso.

La difficoltà

Questione che sta generando una certa apprensione tra la popolazione e difficoltà per gli amministratori. Per il resto sembra che il territorio montano sia abbastanza coperto riguardo i medici di medicina generale, con un ricambio generazionale che sta iniziando e che dovrà essere incrementato, visto che entro pochi anni ci sarà qualche altro pensionamento.

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Corriere Adriatico