Amandola, la sanità va in vacanza Chirurgia chiuderà durante l'estate

L'ingresso del Pronto soccorso all'ospedale di Amandola
AMANDOLA - Chiusura estiva del reparto di chirurgia dell’ospedale fino a tutto agosto. Non potranno essere effettuate sedute operatorie, con eventuali ricoveri chirurgici...

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AMANDOLA - Chiusura estiva del reparto di chirurgia dell’ospedale fino a tutto agosto. Non potranno essere effettuate sedute operatorie, con eventuali ricoveri chirurgici associati al reparto di medicina generale e soprattutto con presenza di medici anestesisti garantita per un solo giorno la settimana.

A denunciare il disservizio è il Comitato per la Difesa dell’Ospedale, che solleva anche le altre azioni di indebolimento del nosocomio degli ultimi tempi. «Dal 2012 – osserva il Comitato - è iniziato il ridimensionamento del servizio ospedaliero e di quelli specialistici territoriali, il depotenziamento dei poliambulatori di Comunanza e Santa Vittoria. Quest’ultimo è stato appena chiuso con buona pace di alcuni sindaci e con personale ed arredi traslocati in area costiera. Riduzione di posti letto, cancellazione del servizio anestesiologico h24, accorpamento di degenze, disorganizzazione gestionale, delocalizzazione del laboratorio ospedaliero di analisi cliniche, riduzione del personale medico, esternalizzazione totale del servizio trasporto in emergenza, sono ad oggi le scelte “strategiche” che mettono in ginocchio un ospedale storico.  «Nel nosocomio - continua il Comitato - nel 2008 si effettuavano: 967 ricoveri in medicina, 1.134 in chirurgia, 1.060 interventi di chirurgia, 238.000 analisi chimico cliniche, 17.538 esami di diagnostica per immagini e 1.390 prestazioni di ortopedia ambulatoriale. Dallo smembramento territoriale con il Piceno le prestazioni ortopediche sono diventante un sogno».

E ancora il Comitato: “Ultimamente si vocifera anche della possibilità di affidare al servizio cucina dell’ospedale la preparazione dei pasti per le mense scolastiche di Amandola. Invece di sostenere la riqualificazione in “ospedale montano”, di pretendere un servizio anestesiologia h24, di contrastare la delocalizzazione delle analisi chimico-cliniche, di sostenere il superamento degli assurdi muri tra Aree Vaste, gli amministratori ringraziano di quanto devastato, sminuendo ancor di più il presidio».
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Corriere Adriatico