Prima la crisi idrica, ora l’acqua rossa: «Serbatoi sempre più a secco, speriamo che piova»

Prima la crisi idrica, ora l’acqua rossa: «Serbatoi sempre più a secco, speriamo che piova»
ALTIDONA  - Servizio idrico interrotto dalle 22 alle 6 e acqua rossastra dai rubinetti nelle aree dei Comuni di Montottone, Pedaso e Altidona interessate dall’emergenza...

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ALTIDONA  - Servizio idrico interrotto dalle 22 alle 6 e acqua rossastra dai rubinetti nelle aree dei Comuni di Montottone, Pedaso e Altidona interessate dall’emergenza idrica. Per il presidente della Ciip, con sede ad Ascoli e che gestisce il servizio idrico, manca la materia prima, cioè l’acqua.

 


«Per il momento non c’è l’ipotesi di estendere l’interruzione della fornitura di acqua. Stiamo cercando delle soluzioni per evitare i disagi e le interruzioni» ha rassicurato il presidente Pino Alati. Pazienza e un’efficace danza della pioggia sono i rimedi suggeriti per la popolazione. Sono numerose le segnalazioni di famiglie residenti nelle aree dei tre Comuni della provincia di Fermo (oltre a quelli della provincia di Ascoli) che al mattino, quando vengono aperti i rubinetti dell’acqua, vedono fuoriuscire un liquido rossastro. L’intensità del colore rosso si attenua a mano a mano che l’acqua sgorga. Poi fuoriesce dell’acqua non proprio trasparente ma, in questo caso, secondo i tecnici dell’azienda, occorre vedere se il colore biancastro deriva dalla presenza di microgranuli oppure l’acqua tende a diventare trasparente nel giro di qualche secondo. In questo secondo caso è solo la pressione dell’acqua a provocare l’aspetto biancastro.

«Il colore rosso deriva da residui minerali causati dalla scarsità di acqua. Bisogna fare i conti con la situazione reale che non è tranquilla da un anno circa» esordisce Alati. «Stiamo cercando di offrire il servizio migliore possibile. Una situazione destinata a continuare? Speriamo piova». Dunque la situazione non è molto diversa dalle regioni in cui la siccità provoca danni all’agricoltura e all’ecosistema. Manca la materia prima per cui l’emergenza si attenuerebbe solo con l’arrivo della pioggia. Una situazione che potrebbe ripresentarsi nel tempo a causa dell’emergenza climatica che il Pianeta sta vivendo, che vede una progressiva ascesa della temperatura media. Molte persone non ne hanno la consapevolezza e non hanno metabolizzato che l’acqua sta diventando una risorsa sempre più preziosa. Detto questo: la carenza di acqua potrebbe ulteriormente peggiorare con indisponibilità anche nelle ore diurne? Alati è rassicurante: «Momentaneamente no. Stiamo cercando delle soluzioni per evitare i fenomeni di acqua rossastra e di interruzione del servizio».



I consigli per i cittadini sono: far scorrere l’acqua fino a quando la conduttura non sarà pulita. I litri di acqua sprecati sono comunque a carico del cliente. Secondo i tecnici sarebbe meglio non utilizzare l’autoclave, visto che l’acqua rossastra si depositerebbe in fondo. Evitare gli sprechi è ormai un ritornello che però non tutti rispettano. L’altra dote è la pazienza, visto che la soluzione al disagio, per il momento e in attesa di quelle Ciip, è solo una: la pioggia.

 

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Corriere Adriatico