A Torre di Palme chiude pure la scuola materna

A Torre di Palme chiude pure la scuola materna
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FERMO -La scuola materna di Torre di Palme chiude i battenti. E’ questa la scarna comunicazione della dirigenza dell’Isc della Leonardo Da Vinci rappresentata da Marinella Corallini inviata ai genitori dei bambini e al Comune di Fermo. Una decisione che mette in difficoltà sia le famiglie che avevano iscritto i loro figli nel plesso di Torre di Palme sia l’intero paese che deve subire l’ennesimo depauperamento dopo la chiusura della prima classe delle medie. La chiusura della materna spetta esclusivamente alla dirigente, ma non trova assolutamente d’accordo i consiglieri del territorio Mauro Torresi (Pdl) e Luciano Diomedi (Pd). “Non è una decisione condivisibile - affermano i consiglieri comunali - ne tantomeno mettere in contrasto frazioni che hanno fatto dell’unione la loro forza. La scuola materna di Torre di Palme pur non avendo i numeri sufficienti per mantenersi in vita può avere una soluzione diversa da quella prospettata dalla dirigente Corallini. Ancor più se la stessa dirigente afferma che per questo progetto occorre il contributo amministrativo con lavori di ampliamento ed adeguamento del plesso di Salvano. La dirigente è perfettamente a conoscenza che i lavori di ampliamento hanno tempi diversi da quelli prospettati nella sua comunicazione - affermano i consiglieri Torresi e Diomedi - e i lavori comunque non saranno sufficienti normativamente a soddisfare la presenza di ulteriori 13 bambini nel plesso. Allora la domanda è: essendo bene a conoscenza di questo, come può la dirigente affermare di chiudere Torre di Palme e trasferire tutti a Salvano? Qual è il gioco che i burocrati stanno mettendo in atto a discapito dei cittadini? Il codice meccanografico della materna di Torre di Palme era stato già cancellato diverso tempo fa. Se questo è vero allora occorre fare una riflessione più ampia, anche sulle risorse che dovremmo investire sull’edilizia scolastica. Perché non è possibile che una dirigente scolastica chiuda una scuola ed una realtà che nasce da tempi remoti come Torre di Palme e poi bussa alla porta dell’amministrazione chiedendo un supporto per promuovere la presenza nel plesso della Leonardo da Vinci con opere di ampliamento o adeguamento”.






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