Notte degli Oscar al cinema. Ecco i vincitori in anteprima

Notte degli Oscar al cinema. Ecco i vincitori in anteprima
Domenica è la Notte degli Oscar e nelle Marche la si potrà seguire in sala tutti insieme. Ad Ancona al Cinema Teatro Italia (si entra dalle 22), a Fermo alla Sala...

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Domenica è la Notte degli Oscar e nelle Marche la si potrà seguire in sala tutti insieme. Ad Ancona al Cinema Teatro Italia (si entra dalle 22), a Fermo alla Sala degli Artisti (dalle 23.30), non so se altri cinema si aggiungeranno, tenete d’occhio i social delle vostre sale di riferimento. Grande idea, proiettare la più importante festa dei film sul grande schermo: la prima casa dei film, la televisione, il computer o il cellulare son seconde case, son pied-à-terre.

Se stai davanti alla tv (Tv8 è il canale, nel caso non aveste voglia di uscire, e peggio per voi), se stai barricato davanti alla tv dicevo, ti diverti la metà. Non hai nessuno con cui scambiare opinioni, devi tener basso il volume ché «Qui c’è gente che vuole dormire!», e cibarie e bevande son quelle che ti ritrovi in frigo in dispensa: quelle che ti ricordi d’aver dimenticato di comprare, mentre al cinema non mancherà di che rifocillarsi. E se parte l’abbiocco? Sulle poltroncine si sonnecchia meglio che sul divano, lo sappiamo tutti noi cinefili, dai, a tutti è successo di soccombere con godimento grande a qualche film abbattipalpebra. La Notte degli Oscar è un allegro baraccone più serio che non sembri.

Fa il punto, opera una selezione, discutibile come ogni selezione e tuttavia attendibile, sul cinema dell’anno precedente, e il cinema è un mondo dentro il mondo, è un sensibile sismografo del mondo, ne registra i cambiamenti, a volte li anticipa. Fa piacere registrare che in pole position per la statuetta principale - 11 le candidature complessive - ci sia il film più originale della stagione, l’inventivo sfrenato e contemporaneo davvero “Everything Everywhere All at Once” di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, in arte The Daniels. Il film ambientato nel Multiverso: quante identità abbiamo online, quante vite viviamo, tutte insieme, già oggi? Spiace, di contro, che l’altro superfilm fantastico di stagione sia stato un po’ sottovalutato dall’Academy, e parlo di “Avatar 2”, molto più che un blockbuster dai clamorosi effetti speciali come si potrebbe dedurre dalla mancata candidatura per il regista: James Cameron è un eccelso creatore di mondi dentro il mondo, non un artefice di banali giocattoloni da vedere e da scordare. Tra gli altri titoli in lizza e forti di parecchie candidature, spero il palmarès non dimentichi “Tar” di Todd Field, il più straordinario, anticonvenzionale ritratto di donna ammirato di recente.

Non la solita vittima, non la solita santa grintosa, ma una donna di talento, in smagliante carriera e lesbica e stronza, c’è poco da fare, la parola è questa, e i contagiati dal virus del Politicamente Corretto sono insorti. La interpreta Cate Blanchett e spero che il premio per la Migliore Attrice vada a lei, sebbene la più autorevole contendente, la multiversica Michelle Yeoh sia bravissima e un’interprete asiatica non abbia mai ottenuto l’ambito riconoscimento. Della guerra parla “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, dal vecchio libro di Remarque già portato al cinema nel 1930 da Lewis Milestone, e anche l’avvincente “Top Gun: Maverick”: dove Tom Cruise vola ancora e bombarda una base di cattivissimi non esplicitamente identificati, ma è impossibile non capire che si parla dei russi. E mi auguro che una statuetta e di quelle pesanti (la sceneggiatura?) vada a “Gli spiriti dell’isola” di Martin McDonagh in equilibrio fra commedia e dramma, in cui Brendan Gleeson, di punto in bianco, comunica a Colin Farrell di non volergli più essere amico, dopo una vita trascorsa a bere insieme, perché «Sei noioso, e voglio occuparmi di me stesso» (seguono rabbiosi lanci di dita).

Chi seguirà la Notte degli Oscar al cinema potrà vincere due biglietti gratis azzeccando il maggior numero di oscarizzati, le schede le trovate già alle casse. All’Italia di Ancona è annunciata l’augusta e potenzialmente rumorosa presenza del sottoscritto. Che il concorso vincerà o con le buone - avendo centrato i pronostici - o con la tigna - e vale a dire facendo ricorso a ogni tribunale nazionale e internazionale, esistente o inesistente - nel caso in cui l’Academy sbagli l’assegnazione delle statuette. Ché, insomma, diciamolo: in fatto di cinema, io so’ io e tutti voi non siete un. Punto e basta.

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Corriere Adriatico