CAMERINO - Ha chiuso i battenti domenica scorsa, ma il Salone del Mobile di Milano continua a far parlare di sé. Sì, perché quella appena trascorsa...
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Un'affluenza ravvisata anche nello show room Lube, dove in molti si sono messi in fila per provare l'esperienza virtuale di realtà aumentata immersiva offerta dagli Oculus Rift . Il progetto - coordinato dal prof. Daniele Rossi, docente della Scuola di Architettura e design “Eduardo Vittoria” di Unicam - nasce da una sinergia tra l’Ateneo camerte, Lube cucine ed eLios , spinoff Unicam che opera nel campo dell’Information Technology, con servizi professionali dedicati al mondo della Pubblica Amministrazione e delle aziende.
Lo stesso è stato sviluppato da Alessandro Olivieri, architetto laureatosi in Unicam, vincitore di una borsa di ricerca finanziata dalla casa d'arredo marchigiana. Indossando gli Oculus Rift, nello stand Lube è stato possibile muoversi all'interno di un ambiente virtuale dove tutto poteva essere toccato con mano, cambiato, utilizzato, proprio come se si stesse vivendo l'esperienza dal vivo. Niente scelta del mobile nel catalogo, dunque, bensì la realizzazione diretta della cucina desiderata.
«Molteplici sono state le competenze utilizzate per realizzare questo progetto con Lube - ha dichiarato il rettore Unicam Flavio Corradini - dall'Architettura, al Computational Design passando per l'Informatica, la Matematica e la Fisica, tutte discipline presenti nel nostro Ateneo. Vedere allo stand Lube tanta gente che aspetta di provare questa nuova esperienza è la riprova di come la ricerca scientifica sia sempre più presente e fondamentale in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, contribuendo a migliorarne la qualità».
«I commenti che ci sono arrivati in questi giorni sono davvero ottimi - ha detto Marcello Giulianelli, direttore del Controllo di gestione della casa d'arredo treiese, a Radio24 dove la giornalista Maria Luisa Pezzali si è detta colpita non da un prodotto, ma dal modo di proporlo -. Ha incuriosito molto. Per un'azienda come Lube che offre più di 600 varianti colore, che fa della personalizzazione degli spazi un proprio punto di forza, uno strumento come quello della realtà virtuale può costituire un valore aggiunto. Grazie alla collaborazione con l'Università di Camerino, siamo riusciti a creare una situazione in cui è possibile modificare luci e ambienti, oltre al modello».
Dal canto proprio, eLios esprime soddisfazione per la collaborazione con un’azienda storica del territorio e dal respiro internazionale quale è Lube. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico