L'Unione europea promuove l'Italia Manovra sufficiente grazie al Job Act

L'Unione europea promuove l'Italia Manovra sufficiente grazie al Job Act
ROMA (Teleborsa) - La finanziaria italiana, meglio nota come Legge di stabilità, riceve il sì definitivo dell'Ue. ...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA (Teleborsa) - La finanziaria italiana, meglio nota come Legge di stabilità, riceve il sì definitivo dell'Ue.




L'Unione europea ha ritenuto lo sforzo “sufficiente” ad una correzione minima dei conti, ma solo grazie al pacchetto di riforme che accompagnava la manovra, fra cui campeggia in bella vista il Job Act, fiore all'occhiello del governo Renzi.



L'Italia è uno di quei pochi Paesi dell'Eurozona cui è stato consentito di attuare una “correzione minima” degli squilibri, grazie all'attuazione delle riforme, che ha garantito un minimo di “flessibilità”, seppur con una “sorveglianza speciale” (monitoraggio specifico).



Su queste basi, la legge di Stabilità targata 2015 ha ottenuto il via libera definitivo dalla Commissione europea che ha deciso di non aprire una procedura di infrazione contro l'Italia. Il documento di analisi dei conti pubblici, sarà presentato dal responsabile degli Affari economici, Pierre Moscovici e dal vicepresidente Vladis Dombrovskis.



“Non si ravvisano elementi per una procedura di infrazione” si legge nel documento in cui si sottolinea che gli “squilibri sono rimasti invariati, richiedono monitoraggio specifico e decise azioni politiche” ma sono riconosciuti fattori rilevanti che fanno propendere per il via libera.



La promozione dell'Ue è stata commentata con una certa soddisfazione dal Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, il quale ha sottolineato che il via libera di Bruxelles è “un risultato importante soprattutto perché solo pochi mesi fa non era per nulla scontato” e perché si tratta di un ”riconoscimento per le riforme strutturali attuate dal governo”.



Un merito particolare è andato al Jobs Act, che secondo l'Ue ha garantito all'Italia ”decisivi cambiamenti” giacché apporterà ”benefici per la disoccupazione e per migliorare l'entrata e l'uscita dal mercato del lavoro”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico