MESTRE - In Italia si pagano quasi 946 euro di tasse in più all'anno per persona rispetto alla media europea. Lo afferma una ricerca della Cgia di Mestre che ha...
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'anno scorso la pressione fiscale nel nostro Paese si è attestata al 43,4% del Pil. La media dei 28 Paesi che compongono l'Ue, invece, si è stabilizzata al 39,9%; 3,5 punti in meno dell'Italia. Nella comparazione della Cgia sono compresi anche i maggiori o minori versamenti che ogni cittadino «sconta» rispetto a quanto succede altrove. Secondo la Cgia, se la tassazione in Italia fosse in linea con la media europea, nel 2015 ogni italiano avrebbe risparmiato 946 euro. Effettuando il confronto con la Germania, invece, si evince come i tedeschi paghino al fisco mediamente 973 euro all'anno meno degli italiani, gli olandesi -1.513 euro, i portoghesi -1.756 euro, gli spagnoli -2.296 euro, i britannici -2.350 euro e gli irlandesi -5.133 euro. Per contro, gli svedesi pagano al fisco 162 euro all'anno in più rispetto agli italiani, gli austriaci 243 euro, i belgi 919 euro e i francesi +1.243 euro.
«Sebbene la pressione fiscale sia leggermente in calo, per pagare meno tasse - rileva Paolo Zabeo della Cgia - è necessario che il Governo sia più incisivo sul versante della spending review. Solo con tagli agli sprechi e alle inefficienze della macchina pubblica si possono trovare le risorse per ridurre il carico fiscale generale». «La razionalizzazione della spesa pubblica, inoltre, dovrà proseguire molto in fretta - avverte -. Entro la fine dell'anno prossimo, infatti, per evitare che dal primo gennaio 2018 scatti la clausola di salvaguardia che comporterà un forte aumento dell'Iva e delle accise sui carburanti, il Governo dovrà reperire ben 19,5 miliardi di euro».
La Cgia ricorda che il dato della pressione fiscale italiana relativa al 2015 non tiene conto dell'effetto del cosiddetto «Bonus Renzi».
Corriere Adriatico