States, piccolo è bello: le fabbriche “a casa”

States, piccolo è bello: le fabbriche “a casa”
Piccolo è bello. Ora si può dire. Ascolta: Irpef più leggera per i redditi medi: la riforma. Ed è boom delle nozze all'italiana: nel...

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Piccolo è bello. Ora si può dire.

I dati incoraggianti accrescono il potenziale per un atterraggio morbido dell’economia Usa nel 2024, sfidando le previsioni più cupe degli ultimi due anni. Dunque, è arrivata l’ora delle small cup negli Usa, dicono Curt Organt, Portfolio Manager, e Matt Mahon, Co-Portfolio Manager, di T. Rowe Price. E ci sono almeno sei ragioni per dirlo. 
Per le aziende statunitensi più piccole, che negli ultimi anni hanno sopportato l’accresciuta avversione al rischio, gli ultimi dati incoraggianti segnano un punto di svolta significativo. Con il ritorno della propensione al rischio e i fondamentali che prevalgono ancora una volta sul sentiment, l’estremo sconto relativo sulla valutazione le rende sempre più attraenti. Va detto che storicamente i titoli delle società statunitensi a piccola capitalizzazione incorporavano un premio rispetto alle big. Colpa del profilo di rischio/rendimento più elevato. Negli ultimi anni, tuttavia, questa tendenza si è invertita: i titoli a piccola capitalizzazione non solo vengono scambiati con uno sconto rispetto alle grandi, ma il differenziale è arrivato a livelli mai visti da decenni. A giocare a favore delle piccole c’è poi la spesa solida dei consumatori, soprattutto nei servizi. E dato che gli utili aziendali più piccoli sono molto più orientati all’economia dei servizi, questo cambiamento dovrebbe contribuire ad alimentare una crescita favorevole degli utili relativi. E poi ancora, le società più piccole offrono un’esposizione molto diversificata alla vitalità dell’economia e un profilo di rischio diverso rispetto agli investimenti nelle large cap. 


Infine, è da considerare l’effetto Onshoring. L’industria americana sta tornando a casa. E se è vero che abbiamo già assistito a un forte aumento dell’attività manifatturiera ed edilizia direttamente attribuibile all’onshoring/reshoring delle aziende, deve ancora essere percepito l’impatto completo delle nuove leggi, tra cui il CHIPS and Science Act del 2022 e l’Inflation Reduction Act del 2022, che offrono grandi incentivi alle aziende per riportare le attività e il personale negli Usa. Di qui i benefici per aziende più piccole, che tendono a essere più orientate all’economia locale. Gli esperti di Nuveen guardano in particolare al comparto industriale sostenuto da iniziative di politica fiscale come la spesa per le infrastrutture e l’edilizia non residenziale. Ma nell’ambito della tecnologia dell’informazione, meritano attenzione anche settori come quello dei software e dei chip. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico