Smart working fa risparmiare 600 euro l'anno, ma le bollette aumentano di 400

Smart working, quanto si risparmia davvero? Meno spese per la benzina, ma attenzione ai costi nascosti (come le bollette)
  Lo smart working conviene ma attenzione ai costi nascosti del caro bollette. L'allarme arriva da uno studio dell'Osservatorio Smart Working...

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Lo smart working conviene ma attenzione ai costi nascosti del caro bollette. L'allarme arriva da uno studio dell'Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano che stima che con il caro energia i dipendenti che lavorano da casa per due giorni a settimana quest'anno spenderanno circa 400 euro in più all'anno. Insomma il risparmio che le famiglie in lavoro agile hanno sperimentato negli anni scorso andrà a ridursi, ma a quanto ammonta? 

Smart Working risparmio netto di 600 euro all'anno 

Con il lavoro agile, anche parziale per alcuni giorni a settimana il lavoratore deve sostenere minori spese. Secondo il Politecnico di Milano, il risparmio di un dipendente che lavora da casa per due giorni a settimana ammonta a circa 1000 euro annui, per effetto della diminuzione dei costi di trasporto. Nel 2022 però, la stessa ipotesi di due giorni alla settimana di lavoro da remoto deve tenere conto anche dell'aumento dei costi dei consumi domestici di luce e gas che può incidere fino a 400 euro l'anno. Si riduce quindi il risparmio complessivo a una media di 600 euro l'anno.

 

Il risparmio per le aziende 

Secondo la ricerca dell'Osservatorio Smart Working presentata durante il convegno 'Smart Working: Il lavoro del futuro al bivio, il lavoro agile aiuta anche le imprese a risparmiare. Consentire ai dipendenti di svolgere le proprie attività lavorative fuori della sede per due giorni a settimana permette di ottimizzare l'utilizzo degli spazi isolando aree inutilizzate e riducendo i consumi, con un risparmio potenziale di circa 500 euro l'anno per ciascuna postazione. Se a questo si associa la decisione di ridurre gli spazi della sede del 30%, il risparmio può aumentare fino a 2.500 euro l'anno a lavoratore.

 

Smart working aiuta l'ambiente 

Lo smart working porta infine anche benefici a livello ambientale riducendo le emissioni di circa 450 chilogrammi annui per persona. Questo è il risultato di tre componenti: la riduzione degli spostamenti, che permette il risparmio di 350 kg di CO2, le emissioni risparmiate nelle sedi delle organizzazioni che hanno introdotto lo smart working (pari a circa 400 Kg di CO2) al netto delle emissioni addizionali dovute al lavoro dalla propria abitazione (in media circa 300 Kg di CO2). Considerando il numero degli smart worker attuali pari a circa 3,6 milioni di lavoratori, l'impatto a livello di sistema Paese calcolate sarebbe pari a 1.500.000 tonnellate annue di CO2. 

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Corriere Adriatico