ROMA - Da uno sciopero all'altro, le lezioni in classe vanno avanti a singhiozzo scandite da una raffica di proteste. I...
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I docenti, in attesa di incrociare le braccia per il maxi sciopero del 5 maggio, pensano al bis: lanciano anche quello del 12 e il ministro Giannini, intanto, se la prende con chi la contesta.
Toni durissimi e accuse di fuoco, la primavera della scuola è decisamente nel caos. Una bufera che esplode da Nord a Sud proprio mentre in Parlamento si discute il ddl sulla Buona Scuola: il testo targato Renzi che, lanciato nel settembre scorso, è appena giunto alla Camera. In netto ritardo per diventare effettivo entro settembre prossimo, assunzioni comprese.
Ed è proprio sul nodo assunzioni che si scalda la scuola: giovedì scorso, durante un intervento nell'ambito della Festa dell'Unità a Bologna, la Giannini è stata duramente contestata da un gruppo di docenti e studenti a suon di pentole e coperchi. «Squadristi - così li ha definiti il ministro - insegno linguistica da tempo e non trovo altro termine. Sono stata aggredita da cinquanta squadristi».
Tra i contestatori anche molti docenti di seconda fascia, esclusi di netto dalle assunzioni previste per il prossimo anno e quindi destinati a presentarsi, dopo anni di supplenze, al prossimo concorso. E allora il prossimo sciopero, dopo quello di venerdì scorso targato Anief, Usb e Unicobas, vedrà per la prima volta incrociare le braccia Cgil, Cisl e Uil al fianco dei Cobas che, per quella data, hanno già indetto da tempo la protesta contro i test Invalsi alle elementari che, proprio per questo, sono a rischio annullamento visto che molti docenti non saranno in classe. E non è tutto.
Un nuovo sciopero infatti è già pronto all'orizzonte, neanche troppo lontano. Riguarda l'agitazione indetta dall'Usi, Unione sindacale italiana, per il 12 maggio e chiama a raccolta «tutto il personale a tempo indeterminato e determinato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico