Scuola, riprende il concorso straordinario per l'insegnamento: le novità del nuovo Dpcm

Scuola: riprende il concorso straordinario per l'insegnamento. Le novità del nuovo Dpcm
Riparte il concorso straordinario per gli insegnanti. È una delle novità del nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha annunciato...

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Riparte il concorso straordinario per gli insegnanti. È una delle novità del nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha annunciato nuove misure per arginare il numero dei contagi da Covid. Sarà quindi consentito lo svolgimento in presenza delle prove selettive, ma con un tetto massimo di 30 candidati a sessione, o sede di prova. Verranno anche ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di I e II grado interrotte a novembre, mentre le altre riprenderanno - gradualmente - lo svolgimento delle prove e della selezione. Sono state inoltre inserite delle novità per la riapertura delle scuole. Le disposizioni del Dpcm si applicano da domani, 16 gennaio 2021, in sostituzione del Dpcm del 3 dicembre 2020, e sono sono valide fino al 5 marzo 2021.

 

La didattica

Nel nuovo Dpcm è inclusa anche una serie di provvedimenti che confermano le scelte fatte finora: restano sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, escluse le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (Pcto). Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza. Queste misure valgono per le aree a basso rischio di coronavirus, mentre le misure previste per i territori caratterizzati da uno scenario di «massima gravità e da un livello di rischio alto», ossia le cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l'infanzia, la scuola dell'infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per garantire l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

 

Le scuole secondarie

Le scuole secondarie di secondo grado adotteranno forme flessibili nell'organizzazione didattica in modo che, a partire dal 18 gennaio,  sia garantita l'attività didattica in presenza ad almeno il 50% - massimo 75% - degli studenti. A meno che le Regioni non dispongano diversamente. La restante parte dell'attività si svolgerà a distanza. È inoltre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza se saranno necessari i laboratori o per garantire l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali. Nei servizi educativi per l'infanzia, nelle scuole dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. Sarà obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, tranne per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.

 

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Corriere Adriatico