Reddito di cittadinanza a rischio per chi ha presentato la domanda nel mese di marzo e non provvede ad integrarla entro il prossimo 21 ottobre. L'avviso arriva dall'Inps:...
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Il problema nasce dal fatto che le prime domande per il reddito sono state presentate, a partire dal 6 marzo scorso, con un modello poi modificato dal 2 aprile a seguito delle modifiche introdotte nel decreto originario dalla legge di conversione. La stessa legge prevedeva una salvaguardia di sei mesi e dunque il reddito - in questi casi - è stato pagato fino a settembre. Ora però verrà meno in assenza dell'adempimento previsto.
I nuclei familiari interessati sono stati avvisati dall'Inps tramite sms o e-mail indicati nella domanda. Ora potranno quindi integrare le dichiarazioni di responsabilità e prendere atto delle informative aggiornate, collegandosi al link, per il quale non è richiesto il PIN. L'istituto specifica che il richiedente dovrà inserire:
- il protocollo della pratica Rdc/Pdc (esempio: INPS-RDC-2019-xxxxx);
- il codice fiscale
- il codice alfanumerico ricevuto via mail/sms. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico