Post Expo, stimati 6700 nuovi posti di lavoro e un giro d'affari da 7 miliardi

L'area Expo
Un giro d'affari pari a 7 miliardi di euro e 6700 posti di lavoro nei prossimi 10 anni grazie cittadella alle porte di Milano: sono i numeri del post-Expo. Un'occasione...

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Un giro d'affari pari a 7 miliardi di euro e 6700 posti di lavoro nei prossimi 10 anni grazie cittadella alle porte di Milano: sono i numeri del post-Expo. Un'occasione unica per l'intero paese. 


A snocciolare i dati è stato l'ad della società Arexpo Giuseppe Bonomi, che nei giorni scorsi ha presentato uno studio sull'impatto che avranno le due realtà, già confermate sull'area a Rho-Pero, ovvero il campus dell'Università Statale (da 380 milioni) e l'Human Technopole (Ht): il futuro Parco della scienza e dell'innovazione dove importanti aziende, del calibro di Ibm, Nokia, Bayer, porteranno i loro uffici e le loro sedi. Ancora da definire lo sbarco di un ospedale, o meglio un Irccs (istituto di ricerca) come il Galeazzi, che dovrebbe sorgere vicino a Cascina Triulza. Il post-Expo, sulla carta, sarà grandioso. L'ex ministro, nonché professore di Statistica economica Enrico Giovannini parla «di effetti importanti anche per il benessere delle persone, oltre a cifre e numeri».

Nel 2028, quando tutti i soggetti si saranno trasferiti nei nuovi palazzi sorti sulle ceneri degli ex padiglioni Expo, sorgerà una vera e propria cittadella frequentata da 50mila persone, fra studenti e professori della Statale, ricercatori dell'Hp, medici e addetti ai lavori. Dalle parole si vedono i primi fatti. Bonomi ha infatti ricordato «che per il masterplain del progetto c'è una gara in corso» e proprio in questi giorni, non oltre la settimana, «saranno spedite le lettere ufficiali di invito ai soggetti che hanno i requisiti per disegnarlo». Le tappe sono state pianificate. «E i cronoprogrammi saranno rispettati alla lettera», assicurano dal governo, perché i ritardi sono il rischio principale, mentre la velocità è l'elemento decisivo per il successo dell'operazione ambiziosa. A luglio è fissato il termine per depositare le proposte. 

La certezza è che l'Human Technopole entro gennaio 2018 avrà la sua fondazione operativa, ma già entro fine 2017 arriveranno i primi ricercatori. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico