Pnrr, stop del governo al controllo concomitante della Corte dei Conti. Fitto: «Nessuno scontro»

Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari

Pnrr, stop del governo al controllo concomitante della Corte dei Conti
L'emendamento del governo al dl Pa presentato in commissione alla Camera contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una...

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L'emendamento del governo al dl Pa presentato in commissione alla Camera contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale.

La seconda norma invece sottrae al cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti su tutte le spese dei fondi del Pnrr. Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari.

 

 

Fitto: «Domani con Corte dei Conti confronto nel merito»

Sulla Corte dei Conti «il dibattito si è aperto non su iniziativa del governo. Domani noi ci confronteremo nel merito, ma ripeto che noi seguiamo le leggi. Nelle 47 delibere del collegio di controllo concomitante 44 riguardano il Pnrr, ma non si tiene conto del decreto 77 che prevede un'interazione tra la Corte dei Conti italiana e la Corte dei Conti europea. Allora questa è un'aggressione del governo? Ho sentito dichiarazioni sopra le righe e affermazioni forti in questi giorni, ma mai da parte del governo». Lo dice il ministro Raffaele Fitto, nel corso della conferenza stampa sul Pnrr.

«Nessuno scontro»

«Lo scontro si fa in due. Non c'è nessuno scontro con la Corte dei Conti. Abbiamo massimo rispetto nella Corte dei Conti, ma anche il governo chiede un analogo rispetto», ha poi sottolineato il ministro. «Speriamo in assoluta collaborazione con la Corte dei Conti» ha poi aggiunto.

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Corriere Adriatico